CERTOSA. Pietro Negri, conosciuto come "il Pepo”, titolare del bar Sport, dopo 37 anni cederà l'attività a un nuovo gestore a fine febbraio e aspetta tutti per un congedo ufficiale venerdì, alle 21, in viale Monumento. Sarà un altro bar Sport, una nuova famiglia l'acquisirà pronta a rinnovarne i locali. Ciò che è stato però non si dimentica.
Varcare la porta del bar Sport era consuetudine per molti residenti, ma anche per parecchi turisti. Anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, arrivava in bicicletta e era solito entrarci conquistato dalla familiarità. Un buon caffè caldo, una brioche, un gelato nelle sere d'estate, una partita a biliardino, pranzi, cene e aperitivi hanno accompagnato tre generazioni. Era un punto di riferimento: «Ci incontriamo dal Pepo».
Negri, insieme alla moglie Cinzia e alla cognata Laura, ha aperto l'attività il 2 gennaio 1987, una scelta di vita a soli 20 anni motivata dalla passione di stare con la gente, carburante che ha annientato i sacrifici: sveglia all'alba, apertura alle 5.30 e chiusura del bar alle 3 di notte, ricominciando sempre con il sorriso e una battuta.
«In tutti questi anni – racconta “Pepo” - mi sono trovato come travolto da un vortice. Il cambiamento della gente non l'ho colto in modo repentino ed evidente perchè assorbito dall'intensa attività, ma dopo il periodo Covid ho colto nelle persone una gran voglia di evadere. Ho cercato di selezionare la clientela, volevo creare un ambiente domestico».
Poteva capitare anche il brontolone di turno, impetuoso al mattino perchè di fretta per andare al lavoro, ma Pepo con la sua franchezza e un po' di ironia faceva capire che l'atteggiamento era fuori posto. Eppure anche loro ritornavano. «Quasi speravo che qualche cliente si facesse un giro altrove – spiega – quando mi capitava di rivederlo, lo osservavo mentre girava il cucchiaino nella tazzina del caffè pensando che forse qui aveva trovato il posto migliore».
Cristina Fileccia
