PAVIA. Mancano 107 giorni al momento in cui i pavesi saranno chiamati a eleggere il loro nuovo sindaco. Il centrosinistra ha un candidato che si chiama Michele Lissia. Il centrodestra non ancora, anche se qualcosa si sta muovendo. I vertici provinciali della Lega dicono che il loro candidato naturale è il sindaco uscente e lo stesso Fracassi vorrebbe convocare per lunedì un confronto fra i segretari cittadini e provinciali del centrodestra di Pavia.
Dopo il bilancio
Giovedì scorso, 15 febbraio, i segretari dei tre partiti principali Claudio Mangiarotti (FdI), Antonello Galiani (Fi) e Jacopo Vignati (Lega) avevano dichiarato in un comunicato stampa: «È necessario che prima di ogni altro ragionamento, si approvi il bilancio di previsione e che l’amministrazione comunale abbia una programmazione economico-finanziaria sull’anno in corso. Solo dopo questo passaggio, ci troveremo per ragionare delle elezioni». Il bilancio di previsione 2024 è stato approvato lunedì sera.
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Ieri mattina, il segretario provinciale della Lega, Vignati, ha dichiarato che il candidato “naturale” del Carroccio è Fabrizio Fracassi: «È la posizione che abbiamo sempre mantenuto – dice Vignati – non è cambiato nulla». Salvo aggiungere: «Poi con gli alleati ci si confronta su tutto». Quindi, al tavolo di coalizione, la Lega si presenterà proponendo il Fracassi bis. Lo stesso sindaco avrebbe convocato una riunione per lunedì con i vertici dei partiti e, secondo alcune voci, avrebbe già iniziato a sondare esponenti della cosiddetta “società civile” per sapere se siano interessati a una futura delega da assessore comunale.
Il livello regionale
Ovviamente la decisione definitiva non verrà presa a Pavia quanto nelle sedi regionali dei partiti di centrodestra, dove il dialogo sta proseguendo ormai da settimane tra Alessandro Sorte (Fi), Fabrizio Cecchetti (Lega), Carlo Maccari (FdI) e Alessandro Colucci (Noi moderati). Alla tornata dell’8 e 9 giugno, infatti, oltre che per Pavia si voterà per eleggere i primi cittadini di Bergamo e di Cremona. Per la città orobica la scelta dovrebbe essere caduta su un candidato civico “di area”: l’avvocato Andrea Pezzotta, vicino alle posizioni di Fratelli d’Italia. Su Cremona la discussione è ancora aperta e al momento il candidato più probabile è un civico “puro”, Alessandro Portesani, che sarebbe appoggiato da tutto il centrodestra.
Variabili importanti
Chi verrà candidato negli altri due Comuni chiamati alle urne e attualmente a guida centrosinistra non è una variabile qualsiasi. Sarà il “Risiko” regionale a restituire il nome da candidare a Pavia, un capoluogo importante se si considera che, attualmente, è uno dei due a guida centrodestra. Per paradosso, infatti, in una Regione ormai sistematicamente governata dal centrodestra, i 12 capoluoghi di provincia vedono a grandissima maggioranza amministrazioni di segno opposto. Al momento, infatti, il centrodestra può contare solo su Sondrio e Pavia. E l’eventuale debacle alle comunali avrebbe anche ulteriori conseguenze, potendo minare la riconferma del leghista Giovanni Palli alla guida dell’amministrazione provinciale.
Per questo, secondo alcune voci, una parte del Carroccio starebbe valutando l’ipotesi di un candidato civico. Tra i nomi che sono circolati anche quello di Elena Maga, sindacalista della Cisl scuola che, interpellata, nega di essere stata contattata ufficialmente da esponenti di partito: «Ho sentito anche io che il mio nome circola, ma nessuno mi ha chiesto di candidarmi. E se lo facesse io farei una profondissima riflessione perché, per abitudine, se assumo un impegno lo porto a compimento con serietà».
