PAVIA
Con il pareggio di Caronno, il Pavia è stato raggiunto in vetta dal Magenta, contro il quale incrocerà il proprio destino nello scontro diretto di sabato prossimo (ore 18) al Fortunati. L'obiettivo degli azzurri ovviamente è vincere per staccare la squadra che, da settimane, rappresenta la rivale più vicina in classsifica e quindi più temibile. Il 4-1 rifilato dai milanesi nell’ultimo turno alla forte Solbiatese (peraltro forse stanca dopo l’impegno ravvicinato di Coppa Italia), testimonia il loro stato di forma.
I due gol subiti nel pareggio con la Caronnese hanno tolto al Pavia anche il primato di difesa meno battuta del girone A: ora, con 21 reti incassate, gli azzurri sono dietro a Calvairate e Milanese, entrambe a quota 20 gol al passivo. Un dato su cui pesano statisticamente i 5 gol incassati dagli azzurri nei due pareggi delle ultime tre gare: i due di sabato scorso a Caronno Pertusella e i tre di due settimane fa a Castano Primo.
La “cura Civeriati” ha in ogni caso dato una svolta alla stagione azzurra nel girone d'andata. Subentrato al dimissionario Benny Carbone, con il Pavia in una posizione di a metà classifica, Civeriati ha dato il là a una grande rimonta.
Dopo lo 0-0 sul terreno del Verbano alla prima uscita con il nuovo tecnico, gli azzurri hanno conquistato otto vittorie consecutive, prima di finire l'andata con le sconfitte a Vergiate (0-1) e in casa con la Solbiatese (0-2) per poi battere il Base Seveso (2-1).
Bilancio, dunque, di 9 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte, per 28 punti totali con la guida di Civeriati nel girone d'andata, con una media di 2,33 punti a partita, valsa la meritata conquista del titolo di campione d'inverno. Nel ritorno in sei gare, tre vittorie e tre pareggi per 12 punti e una media punti scesa a 2.
La flessione della difesa
La differenza, se si analizzano le cifre, sta nei troppi gol subiti nelle ultime giornate. Se il Pavia con l'attuale tecnico ha chiuso l'andata con una media gol realizzati di 1,58 a gara, oggi questa si è alzata nell'avvio di ritorno (1,85). Si è passati, invece dallo 0,75 di media gol subiti nell'andata a quella attuale di 1,16.
Per il futuro, dunque, gli azzurri devono innanzitutto ritrovare la solidità difensiva, che ha rappresentato una delle certezze nella prima parte di stagione, continuando a concretizzare parecchio in fase offensiva. E le prossime tre gare contro Magenta, Milanese e Oltrepo rappresentano un ciclo importante, forse decisivo per le aspirazioni di capitan Concina e compagni. —
ENRICO VENNI
