foto da Quotidiani locali
MORTARA. Un atto a metà tra il vandalismo e il furto vero e proprio è stato la causa giovedì all’alba della soppressione di due treni sulla linea Mortara-Milano. Quando alla stazione di Mortara i macchinisti del treno delle 5.33 sono saliti sul locomotore si sono subito accorti che qualcosa non andava: erano stati asportati delle attrezzature dalla cabina di guida che sono indispensabili per far circolare il treno in sicurezza.
Il furto è stato messo a segno di notte, visto che la sera prima il treno in questione era funzionante. In questo modo è saltato il treno regionale che doveva partire da Mortara alle 5.33 e anche il corrispondente (effettuato cioè dallo stesso locomotore e dagli stessi vagoni) da Milano Porta Genova delle 6.42.
Il furto nei prossimi giorni verrà denunciato da Trenord alle autorità competenti, mentre l’attrezzatura necessaria per il proseguo delle corse giornaliere è arrivata rapidamente ed è stata reintegrata, così da permettere al treno di ripartire. Di tutte le motivazioni per le soppressioni dei convogli che si sono lette negli ultimi anni questa è probabilmente inedita.
Non è un momento fortunato per i locomotori, visto che nei giorni scorsi è stato preso d’assalto un altro mezzo a Parona allo scopo di rubare centinaia di litri di gasolio dal serbatoio.
Per quanto riguarda Mortara, considerati gli atti di vandalismo e il furto dell’altra notte, la situazione è decisamente sfuggita di mano, anche senza voler ricordare aggressioni e risse nella zona della stazione. Da tempo il sindaco Ettore Gerosa ha chiesto il ritorno della polizia ferroviaria per presidiare lo scalo più importante della Lomellina. Inoltre, occorre potenziare la sicurezza per quanto riguarda l’area ferroviaria da via De Cantiano: dove sorgeva il dormitorio del personale è facile entrare e da lì arrivare ai binari.
Oliviero Dellerba