/ PAVIA
Lo ha denunciato sei volte, e alla fine di un incubo durato cinque anni, è arrivata la condanna. La giudice Valentina Nevoso ha deciso in tribunale una pena di tre anni di reclusione, come chiesto dalla procura, per Adriano Mugliarisi, 45enne di Pavia, imprenditore del settore edile, accusato di stalking.
Secondo quanto ricostruito dalla procura, le persecuzioni sarebbero andate avanti per anni: nel capo di imputazione vengono elencati 33 episodi, tra appostamenti, pedinamenti, inseguimenti in auto e mesi di messaggi su WhatsApp, durante un arco temporale che va dal 2017 fino al 2022.
la sentenza
La giudice Nevoso ha anche stabilito il risarcimento del danno, fissando una provvisionale di 5mila euro per la donna, una 35enne. La quantificazione dovrà comunque essere meglio precisata in sede civile. L’uomo non ha partecipato al processo: una volta depositate le motivazioni potrà comunque fare appello. Secondo la procura, che aveva raccolto la denuncia della vittima, avrebbe reso un inferno la vita della donna, che conosceva per motivi di lavoro e di cui si era invaghito.
le persecuzioni
Per tutelare la vittima si omettono dettagli che possano portare a identificarla. La vicenda, comunque, è ricostruita dalle denunce della donna, più volte integrate con gli episodi di cui l’uomo, secondo l’accusa, si rendeva di volta in volta protagonista. Tutto comincia nel 2017, quando l’uomo inizia a importunare la donna.
L’uomo, secondo l’accusa, è mosso da una vera e propria ossessione: si fa trovare quasi ogni giorno davanti all’abitazione della vittima, quando lei esce e quando deve rientrare. Di fronte ai suoi rifiuti, l’uomo staccava il contatore dell’energia elettrica oppure sgonfiava i pneumatici dell’auto di una familiare che abitava con lei.
costretta a cambiare casa
Nel 2019 la donna è costretta a cambiare casa, ma lui trova l’indirizzo e continua a perseguitarla parcheggiando il suo furgone sulla strada e trascorrendo le notti dormendo all’interno del veicolo. La situazione, secondo quanto ricostruito nel processo, non cambia negli anni successivi: nel 2022, anzi, gli episodi si intensificano. L’uomo, sempre in base alla ricostruzione del processo, segue la 35enne ovunque, nei ristoranti, nei locali, in piscina, nei negozi e nei centri commerciali, facendole scenate di gelosia e minacciandola. Tra gli episodi ci sono anche inseguimenti in auto o di passaggi in macchina davanti all’abitazione della donna, per far sentire la sua presenza. Solo nel mese di settembre il capo di imputazione riporta dieci episodi di appostamenti, inseguimenti e messaggi continui, a ogni ora del giorno e della notte. Una situazione che è continuata anche dopo le denunce della vittima.
