Bressana. La sua abitazione è bruciata probabilmente per cause dolose e i resti di un uomo carbonizzato sono stati trovati nel tardo pomeriggio di ieri tra le macerie del garage. Manca la conferma ufficiale, che potrebbe arrivare solo dal riconoscimento ufficiale o addirittura dall’esame del Dna, ma si dovrebbe trattare del corpo di Enore Saccò, un pensionato di 75 anni che abitava in quella villetta di via Gramsci. I resti sono irriconoscibili. La vicenda si è ben presto trasformata in un giallo e, secondo i primi accertamenti, potrebbe non essere stato un tragico incidente ma un omicidio. A circa ottocento metri di distanza dall’abitazione era stato infatti trovato il furgone del pensionato con evidenti tracce di sangue. L’inchiesta è alle fasi iniziali ma Enore Saccò potrebbe essere stato aggredito e successivamente abbandonato nel garage di casa a cui è stato dato fuoco. E’ solo un ipotesi che dovrà essere confermata da elementi concreti. I carabinieri del reparto scientifico del comando provinciale hanno eseguito i rilievi sino a tarda sera all’interno dell’abitazione bruciata. La figlia aveva sporto denuncia di scomparsa per cui ieri mattina erano iniziate le ricerche anche con l’intervento di una squadra di sommozzatori dei vigili del fuoco.
L’incendio
Ma andiamo con ordine. L’incendio era avvenuto nel tardo pomeriggio di martedì. Un rogo quasi sicuramente doloso che era stato domato grazie all’intervento delle squadre dei vigili del fuoco. Ma il proprietario dell’immobile, Enore Saccò, era scomparso nel nulla forse già prima dell’incendio e la figlia aveva cercato di mettersi in contatto con lui con il cellulare ma senza riuscirci. Il telefono era infatti staccato. Le prime ricerche all’interno dell’abitazione si erano concluse senza risultati. La figlia aveva poi sporto denuncia di scomparsa e, ieri mattina, sono iniziate le ricerche vere e proprie. I vigili del fuoco sono arrivati nelle campagne vicino al torrente Coppa e hanno iniziato a perlustrare la zona anche con l’aiuto dei cani specializzati nella ricerca di persone. Lì era stato infatti ritrovato il furgone del pensionato scomparso e all’interno, dopo un primo esame, erano state notate quelle che erano subito sembrate macchie di sangue. Il giallo a questo è diventato sempre più fitto e l’ipotesi dell’aggressione sembrava sempre più probabile. Ma di chi era quel sangue? La risposta, fondamentale per le indagini, potrà arrivare solo dall’esito dell’esame del Dna. Intanto nel primo pomeriggio di ieri i vigili del fuoco sono entrati nella villetta di via Gramsci 18 dove era avvenuto l’incendio. L’hanno puntellata per evitare il pericolo di crolli e si sono poi messi alla ricerca del corpo del padrone di casa. Enore Saccò poteva essere ancora lì, sotto il cumulo di macerie. E verso le 18 di ieri pomeriggio dopo lo spostamento di parte dei detriti del garage (attiguo all’abitazione) sono emersi i resti di un uomo. I pompieri li hanno recuperati (il lavoro è stato lungo e difficile) e sono stati subito messi a disposizione del medico legale per un primo esame.