foto da Quotidiani locali
GARLASCO. «Negli occhi dei bambini sbarcati ieri dalla nave Vulcano ho visto il terrore, la paura della guerra. Speriamo che arrivi presto la tregua, in quel caso sono pronto ad andare a Gaza a dare il mio contributo». Ahmad Saleh, 71 anni medico rianimatore del 118 di Pavia e in pensione da pochi anni, lunedì era nello staff medico che ha accolto 18 bambini palestinesi curati sulla nave ospedale italiana “Vulcano” che ha attraccato al porto di La Spezia.
Una questione anche di cuore per Saleh, originario proprio della Palestina «una terra martoriata dalle bombe in questo momento - spiega Saleh, che vive a Garlasco -. Non solo Gaza, ma anche i territori occupati. Tutti vogliamo il cessate il fuoco. Il marito di mia nipote è proprio nei territori occupati. Quando mi hanno chiesto se potevo andare al porto ad accogliere i bambini, ho subito detto sì».
Il medico, che per anni ha lavorato sulle ambulanze e nei pronto soccorso della provincia di Pavia, lunedì si è occupato del supporto medico ai bambini destinati all’ospedale Buzzi di Milano. Durante la sua lunga carriera in provincia di Pavia, il medico di Garlasco in Italia dal 1973, è balzato alle cronache per una lunga serie di parti d’emergenza sulle ambulanze: tanto da guadagnarsi il soprannome di “dottor Cicogna”. Saleh, cittadino italiano del 2011, tra l’altro durante il picco del Covid era stato ricoverato a lungo in gravi condizioni: poi si era ripreso gradualmente.
L’attracco della nave
Lunedì mattina c’è stato l’attracco della nave a La Spezia, c’era anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Sulla nave ospedale della marina militare è nata anche una bambina, Ilin, lo scorso 22 dicembre. In tutto a bordo c’erano 18 bambini e 44 accompagnatori adulti, accolti al molo Garibaldi dalle ambulanze della Croce Rossa per le prime cure.
Dopo lo sbarco, i piccoli pazienti sono stati trasferiti negli ospedali Rizzoli di Bologna, Meyer di Firenze, Gaslini di Genova e Bambino Gesù di Roma. Quattro di loro sono giunti anche all'ospedale Vittore Buzzi di Milano: si tratta di due fratellini, un maschio di 9 e una femmina di 7 anni, di un bimbo di 8 anni e di una piccola di 6, quest'ultima, oltre che dalla mamma, accompagnata anche da due sorelline (che però non necessitano di cure) e dalla nonna di 53 anni, trasferita all'Istituto ortopedico Pini per una frattura.
A raccogliere i loro racconti è stato proprio Ahmad Saleh, il medico di origini palestinesi che ha accompagnato i bambini e le loro mamme nel viaggio da La Spezia a Milano.
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Il racconto di Saleh
«Sono tutti originari di Gaza e hanno ferite o traumi di natura psicologica dovuti al conflitto. Mi hanno parlato della guerra, del continuo spostarsi da una parte all'altra, sempre più a Sud, fino al confine con l'Egitto, perché nessun posto era sicuro -ha spiegato il dottor Saleh -. Alcuni di loro hanno lasciato il resto della famiglia lì e c'è chi ha perso i genitori, come i due fratellini arrivati qui al Buzzi, rimasti senza papà a causa dei bombardamenti, tanto che la mamma ha espresso l'intenzione di chiedere asilo politico in Italia dopo le cure».
Il medico garlaschese di origini palestinesi poi ha visitato i bimbi e le loro mamme e li ha seguiti fino al Buzzi di Milano: «Le madri arrivate sono donne giovani, una di loro ha detto di avere 29 anni - ha aggiunto Saleh - Durante il viaggio verso il Buzzi i bambini hanno mangiato. Queste famiglie hanno vissuto 3 mesi fuori da casa, senza vestiti di ricambio, senza acqua potabile, senza poter mangiare, senza corrente, senza un posto dove poter fare i loro bisogni, senza qualcuno che raccoglie la spazzatura. Nessuno magari pensa a questi aspetti pratici e apparentemente banali che fanno parte della routine quotidiana di chiunque. Queste persone stanno cercando di sopravvivere a infezioni e malattie. Penso poi ai bambini nati in questi mesi, nessuno è vaccinato».
Dopo l'attracco della nave Vulcano, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha spiegato che «l'instancabile lavoro della Difesa a favore di chi ha bisogno non finisce qui. Nei prossimi giorni con un volo speciale dell'Aeronautica Militare, verranno trasferiti in Italia altri bambini palestinesi dall'Egitto».