PAVIA. Tutto esaurito. Da subito, a poche ore dall’apertura delle prenotazioni lo scorso autunno, Madama Butterfly di Giacomo Puccini ha bruciato i biglietti del teatro Fraschini di Pavia. L’opera, che va in scena venerdì 2 febbraio alle 20 e domenica 4 febbraio alle 15.30, conclude la stagione lirica con un saldo positivo, mentre la direzione del teatro sta già lavorando al cartellone della prossima stagione.
Cinque rappresentazioni in gestazione sulle quali ancora vige il riserbo. Unica anticipazione: «Chiudiamo ora e riapriamo in autunno con due titoli di Puccini, di cui ricorre nel 2024 il centenario della morte» dice il direttore generale del Fraschini Francesco Nardelli.
I cinque titoli della lirica portati a Pavia tra il 2023 e questo inizio di 2024 hanno sempre riempito platea e palchi. «Siamo contenti – prosegue Nardelli – nel corso della stagione abbiamo avuto alcuni titoli di grande successo, anche con ottimi riscontri di critica nazionale».
Il Don Carlo distopico del giovane regista Andrea Bernard ha fatto discutere ma ha raccolto anche consensi. «L’Incoronazione di Poppea invece era una sfida non da poco – fa notare ancora Nardelli – Era la prima volta che il circuito di OperaLombardia ospitava un titolo del Festival Monteverdi. Un titolo barocco, non banale, tra i più noti di Monteverdi e per una parte del pubblico anche molto atteso. Si è rivelato eccellente in termini sia scenici sia musicali».
La regista-violinista
Madama Butterfly è una coproduzione Teatri di OperaLombardia, Teatro del Giglio di Lucca ed Estonian national Opera.
Alla regia Rodula Gaitanou, talentuosa artista greca che si è formata a Parigi e vive a Londra. E’ un’artista a tutto tondo: si è formata come violinista al Conservatorio di Atene, ha studiato Musicologia all'Università La Sorbonne di Parigi, Scenografia dell'Opera all'Università Paris 8 - Saint Denis ed è entrata a far parte del Laboratoire d'Etude du Mouvement della prestigiosa Scuola Internazionale di Teatro Jacques Lecoq a Parigi. È stata artista del Jette Parker Young Artist Programme della Royal Opera House - Covent Garden. Nel 2019 ha ricevuto una nomination come "Regista dell'anno" agli International Opera Awards 2019.
«Puccini pone al centro dell'opera lo scontro tra due culture che lui stesso non conosce a fondo – spiega Rodula Gaitanou – . Egli getta uno sguardo “esotico” sia sul mondo americano che su quello giapponese, creando così quelli che per noi oggi sono approcci stereotipati alle tradizioni di entrambi i Paesi. Non è un compito facile presentare l'opera oggi senza scivolare sulla superficie di una presentazione culturale che potrebbe facilmente risultare offensiva».
«Alla fine –prosegue la regista – il personaggio di Cio Cio San diventa simbolo di una donna estremamente forte, che lotta contro tutti e tutto per quella che ritiene essere la propria realtà, che sostiene le proprie scelte con una forza indescrivibile e affronta il suo tragico destino con dignità e integrità. Invece di farsi vittima delle circostanze, si fa artefice delle proprie scelte e anche la sua fine (il suicidio, ndr) è una scelta personale incondizionatamente vissuta.
D’agostini dirige l’orchestra
Dirige l’orchestra de I Pomeriggi Musicale Alessandro D’Agostini, allievo di Piero Bellugi e Massimo de Bernart. In scena Yasko Sato e Federica Vitali (Cio-Cio-San), Riccardo Della Sciucca (F.B. Pinkerton) e Devid Cecconi (Sharpless), Asude Karayavuz (Suzuki), Giuseppe Raimondo (Goro), Fulvio Valenti (lo zio bonzo). —