CASTEGGIO. Si alza anche la voce dei viticoltori oltrepadani durante la protesta dei trattori anti politiche Ue per il settore. Al secondo appuntamento di ieri (31 gennaio) a Casteggio con la mobilitazione degli agricoltori, infatti, erano presenti un’ottantina di trattori (leggermente meno rispetto al giorno prima a Voghera) prevalentemente del settore vitivinicolo della zona del Casteggiano, che soffre particolarmente la crisi del comparto agricolo locale.
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I trattori sono partiti al mattino dal piazzale della stazione ferroviaria e, come di consueto, scortati da polizia locale, polizia e carabinieri, hanno effettuato alcuni giri lungo il percorso concordato dagli organizzatori con Comune e questura, suonando i clacson e sventolando il tricolore e i cartelli di protesta contro le politiche Ue che, secondo loro, stanno danneggiando irrimediabilmente il settore. Anche ieri, come già a Voghera, la protesta si è svolta in modo pacifico, senza intoppi e ripercussioni sulla viabilità locale, se non durante il passaggio dei mezzi agricoli.
«Tutto come previsto»
«Sta andando tutto molto bene, siamo veramente soddisfatti e le adesioni continuano a crescere – dice a fine giornata Marco Zanleone, organizzatore della protesta –. A Casteggio mi aspettavo un calo delle adesioni, mentre domani (oggi per chi legge ndr) a Broni avremo più trattori e ci aspettiamo un boom di presenze per venerdì a Stradella dove concluderemo gli appuntamenti in Oltrepo. Voglio ringraziare le forze dell’ordine con cui si è instaurato un bel rapporto di rispetto e collaborazione».
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Il plauso di Centinaio
Intanto, arrivano le prime reazioni alla mobilitazione degli agricoltori dal mondo istituzionale e sindacale. «Come non essere d’accordo con la protesta apolitica degli agricoltori, la grande partecipazione dimostra purtroppo un malessere diffuso nell’intero settore – commenta il vicepresidente del Senato, Gianmarco Centinaio – Da rappresentante dello Stato concordo con la scelta di stare lontano dai partiti sventolando il tricolore, da cittadino mi sento al loro fianco come ognuno in questo Paese dovrebbe fare. Il traffico, le code e il suono dei clacson ci ricordano che queste persone ogni giorno, con il gelo dell’inverno o con il sudore dell’estate, permettono ad ognuno di noi di avere un futuro».
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La presenza di Cantoni
Il consigliere regionale pavese Alessandro Cantoni ha partecipato ieri al presidio dei trattori nei pressi del casello autostradale di Melegnano, organizzato per la zona del Sud Milano: «Sono qui per ascoltare gli agricoltori e portare all’attenzione della Regione, in particolare all’assessore all’agricoltura Beduschi, le loro istanze e rimostranze», ha affermato Cantoni. Un invito a non sottovalutare la protesta di questi giorni arriva dalla Copagri Lombardia, unica associazione di categoria ad aver chiesto ai suoi associati di aderire alle manifestazioni: «Le preoccupazioni, le richieste e le motivazioni sono quelle che la Copagri ha da tempo avanzato a tutti i livelli istituzionali, per questo ci riconosciamo e sosteniamo gli agricoltori che stanno manifestando – dichiara il presidente regionale Roberto Cavaliere –. Organizzeremo, a sostegno di queste proteste, momenti di incontro, assemblee per motivare la nostra azione, volta a chiedere un profondo cambio di rotta nei confronti dell’agricoltura europea».
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Intanto, ieri, ci sono state azioni di protesta subito fuori i confini pavesi: circa 300 manifestanti hanno bloccato per mezz’ora il casello Alessandria ovest dell’autostrada A21 Torino-Piacenza, mentre 150 trattori, provenienti anche dalla Lomellina, si sono riuniti a Novara, sul piazzale dello stadio Piola. —
Oliviero Maggi
