PAVIA. Smog alle stelle per il sesto giorno consecutivo: da oggi, 30 gennaio, scattano anche in provincia di Pavia le misure temporanee di primo livello per il superamento dei parametri di inquinamento.
Le zone interessate dai provvedimenti sono Pavia città, Vigevano e 12 Comuni dell’hinterland, vale a dire Borgarello, Carbonara, Certosa, Cura Carpignano, Marcignago, Mezzanino, San Genesio, San Martino Siccomario, Sant’Alessio, Torre d’Isola, Travacò Siccomario e Valle Salimbene. La situazione è visibilmente peggiorata una settimana fa, anche per via della mancanza di piogge o vento.
Smog oltre i limiti
Secondo gli ultimi dati disponibili di Arpa Lombardia, il picco massimo di inquinamento da Pm10, le cosiddette polveri sottili, registrato dalle centraline di via Folperti a Pavia si è avuto venerdì 26 gennaio, con 89 µg/m³ (microgrammi per metro cubo d’aria) mentre il valore massimo previsto è di 50. Il giorno prima, invece, si era arrivati a 77. È andata un po' meglio, ma non troppo, fra sabato e domenica quando le centraline hanno registrato 53 e 62 µg/m³. Segnale poco incoraggiante, se si tiene presente che nel week end il flusso delle auto diminuisce in maniera considerevole.
Ma qui entra in gioco un altro fattore: la nebbia, vero e proprio moltiplicatore dell'effetto-tappo che favorisce il fenomeno dell'inquinamento. Insomma, sono lontani, lontanissimi, i record (positivi) dei primi giorni dell'anno dove a Pavia la qualità dell'aria ha fatto registrare ottimi livelli nei primi giorni del 2024, complice il maltempo e la città semi deserta per le vacanze natalizie.
Le misure
Nei Comuni delle province coinvolte è prevista quindi la limitazione alla circolazione tutti i giorni nella fascia 7.30-19.30 per tutti i veicoli Euro 0 e 1 di qualsiasi alimentazione e per i veicoli Euro 2, 3 e 4 a gasolio. Rispetto a quelle previste dalle misure permanenti, le limitazioni si applicano anche nelle giornate di sabato e di domenica e coinvolgono anche i veicoli Euro 4 diesel commerciali anche se con Fap e gli Euro 0 e 1 a gpl e metano. Vietato per tutti i veicoli, inoltre, sostare con il motore acceso.
In tutti i Comuni con più di 30mila abitanti delle province coinvolte è dunque vietato da oggi: tenere temperature superiore a 19 gradi nelle abitazioni e negli esercizi commerciali, utilizzare generatori a legna per riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) di classe emissiva fino a 3 stelle compresa (I° livello); utilizzare generatori a legna per riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) di classe emissiva fino a 4 stelle compresa (in caso di II° livello).
Infine le restrizioni riguardano anche l'agricoltura. In tutti i Comuni delle province coinvolte è vietato spandere gli effluenti di allevamento, delle acque reflue, dei digestati, dei fertilizzanti e dei fanghi di depurazione; salvo iniezione e interramento immediato.
Le altre province
Dando uno sguardo alle altre province, a Monza e Cremona va peggio, poiché il tetto massimo di Pm10 è stato superato per il settimo giorno consecutivo. Come Pavia invece Milano, Bergamo e Lodi (quinto giorno). Al di sotto del limite invece le medie provinciali di Brescia, Mantova, Varese, Como, Lecco e Sondrio. Sarà difficile ripetere il record del 2023, anno in cui l'aria a Pavia è stata pessima per "soli" 33 giorni. Nonostante ciò, Pavia era rimasta il fanalino di coda: al primo posto c'erano state Sondrio e Varese, con 4 giorni, Lecco con 6, Como con 15 e con Bergamo 21. Ma lo scorso anno ha fatto storia a sé, in particolare per la presenza di giornate ventose in molti periodi dell'anno. È infatti, il vento, oltre alla pioggia, il vero "spazza-smog" in zone come la pianura padana caratterizzata, per lo più, da giornate senza brezza o da precipitazioni consistenti.