MORTARA. Riparte il tesseramento della Croce Rossa: come già nel 2023, le tessere sono indispensabili per evitare la chiusura di uno dei comitati più importanti della provincia, aperto 24 ore su 24. Gli ultimi tre bilanci, infatti, hanno chiuso con perdite annue da 50mila a 32mila euro. Nel 2023 sottoscrissero la tessera 369 persone, per un introito complessivo di 7.380 euro, ma questo dato porta con sé due elementi: nel 2022 i soci erano 63, saliti a 76 all’inizio di giugno 2023. Poi, per la prima volta, la Croce rossa aveva reso pubblica la difficoltà economica lanciando un appello. L’anno scorso risposero 293 persone, su un bacino di 25mila abitanti.
«Una goccia nell’oceano, ma che è comunque importante – dice Umberto Fosterni, presidente della Cri di Mortara – Dal momento in cui abbiamo lanciato il nostro grido di dolore, molte persone si sono interessate aiutandoci concretamente con la sottoscrizione della tessera, del costo di 20 euro. Però anche lo scorso anno abbiamo registrato una perdita superiore a 30mila euro: qualche aiuto è arrivato da aziende e associazioni, ma quasi nulla dai Comuni».
Dunque, i problemi continuano in viale Capettini. «Il comitato – conclude Fosterni – ha stretto accordi con diverse attività commerciali che offrono sconti ai nostri tesserati. Per noi, ogni tessera, nuova o rinnovata, significa non solo avere qualche introito in più, che serve davvero, ma anche sentire la vicinanza della gente. Quest’anno compiremo 110 anni di vita, da quel giugno 1914 quando nacque il comitato: da allora abbiamo sempre offerto servizi e soccorsi. Continuiamo a farlo, chissà fino a quando, ma con grandi difficoltà economiche». I contributi del 118 non sono sufficienti a coprire le spese e neanche i viaggi Asst portano guadagni.