PAVIA. Gli esercizi pubblici e chi ha attività di commercio su area pubblica potranno occupare nuovi spazi all’aperto per installare dehors, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, ma anche ampliare quelli già concessi. E senza pagare fino a tutto il 2024, per la proroga delle concessione scadenti nel 2023, i diritti e le spese di istruttoria relativi al canone unico patrimoniale (che assorbe le ex tassa di occupazione di spazi e aree pubbliche e l'imposta comunale sulla pubblicità), a patto di essere in regola col canone che andava versato l’anno scorso.
L’unica esclusione riguarda gli esercizi di piazza della Vittoria per i quali la scadenza è il 30 novembre. La decisione della giunta comunale - che farà felici gli esercenti, o almeno una parte, assai meno i residenti delle zone dove dehors e simili hanno mangiato tanti parcheggi - ha la solita motivazione: «Recuperare parte della capienza persa all’interno dell’esercizio a causa delle misure di contenimento del virus, che impongono tra le altre il distanziamento interpersonale». Motivazione bizzarra visto che le misure sul distanziamento non sono più in vigore. Naturalmente «l’estensione dell’ampliamento oggetto di possibile autorizzazione deve garantire il rispetto della normativa sulla sicurezza e sulla circolazione» di auto e persone.
Inoltre «le autorizzazioni in proroga potranno eventualmente essere rimodulate nella geometria e complessiva occupazione a fronte delle valutazioni degli uffici a salvaguardia della sicurezza di pedoni e veicoli».