PAVIA. Il liceo Copernico ha deciso di fare la sua parte contro la lotta ai tumori e ha raccolto 1.700 euro da devolvere alla ricerca: gli studenti e le studentesse delle classi 5D, 1B e 1E hanno aderito a “Cancro io ti boccio”, iniziativa per le scuole di Airc, la fondazione per la ricerca sul cancro nata per volontà di Umberto Veronesi e altri scienziati. Nel corridoio vicino al bar interno, è stato posizionato un banchetto per la distribuzione delle arance e dei vasetti di miele, prenotati nei giorni scorsi dalle famiglie degli alunni che frequentano il liceo scientifico di via Verdi.
La giornata di distribuzione è cominciata alle 8 e si è conclusa intorno a mezzogiorno: i liceali hanno partecipato all’iniziativa sotto la guida delle docenti Francesca De Luca, Giovanna Sandomenico e con il sostegno della preside Paola Donatella Penna, che sottolinea l’importanza educativa di un agire concreto della scuola al fine di promuovere comportamenti sociali positivi e stili di vita sani. Presente anche Angelico, associazione genitori del liceo di via Verdi che vanta 28 anni di attività, volta a creare senso di comunità dentro e fuori il perimetro della scuola.
Il progetto “Cancro io ti boccio” rientra nel percorso di educazione civica delle classi coinvolte, e si concluderà con l’intervento di un ricercatore Airc che terrà una lezione sulla prevenzione e stili vita sani in tutte le fasi del percorso di vita. L’iniziativa, infatti, non si limita alla sola raccolta fondi: si tratta piuttosto di un percorso educativo studiato da Airc per le scuole di ogni ordine e grado, che così hanno modo di approfondire temi d’attualità come la promozione di corretti stili di vita, l’importanza della prevenzione e della ricerca scientifica nella lotta ai tumori.
Il progetto “Cancro io ti boccio” (cui il liceo Copernico ha partecipato) è un’iniziativa nazionale che va oltre i confini cittadini: sono un migliaio le scuole di tutta Italia che hanno aderito alla distribuzione di arance e vasetti di miele per la ricerca: un’esperienza di volontariato interna agli istituti che si ripete da oltre vent’anni.