foto da Quotidiani locali
PAVIA. Venti ragazzi interrogati dai carabinieri, verità parziali, racconti che si contraddicono e tentativi di nascondere quello che è realmente successo la sera di Capodanno.
Le telecamere
I nomi dei responsabili dell’accoltellamento di due giovani in piazza Cavagneria sono ancora avvolti nel mistero. La aggressioni erano avvenute sembra durante un litigio con diversi giovani coinvolti: i feriti, un 23enne e un sedicenne, erano stati colpiti alla schiena. Per fortuna nessuno di loro era in gravi condizioni ma la vicenda, che seguiva di pochi giorni un altro accoltellamento in viale Lungoticino Sforza, aveva destato parecchia impressione. Uno dei due feriti, il sedicenne, era stato soccorso dal personale del 118 nel dormitorio di via San Carlo: probabilmente si era allontanato già ferito da piazza Cavagneria. La prefetta Francesca De Carlini aveva poi convocato un comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per discutere del problema del disagio giovanile.
I carabinieri hanno esaminato filmati, interrogato i ragazzi ma, nonostante l’impegno, i responsabili non sono ancora stati identificati. Sicuramente si tratta di giovani che frequentano le zone del centro storico di Pavia ma dargli un nome sembra piuttosto difficile. Le immagini delle telecamere della videosorveglianza non sono state di grande aiuto.
L’aggressione della serata di Capodanno era iniziata verso le 21.30. Sembra che un gruppo di ragazzi nordafricani avesse incontrato il 23enne marocchino n via Volturno, vicino a Strada Nuova. Per motivi da chiarire lo avrebbero preso a sassate. Il gruppo si era poi spostato in piazza Cavagneria dove il malcapitato era stato colpito con una coltellata. Gli aggressori erano fuggiti di corsa. Forse tra loro anche il 16enne soccorso circa un’ora dopo al dormitorio di via San Carlo. Ma chi lo aveva colpito alla schiena? Il 23enne, che abita in via Pasquale Massacra, era stato soccorso dai passanti e dai residenti che avevano chiamato la centrale del 118.