VOGHERA. Piazza San Bovo, via Balladore e via Matteotti: la “zona calda” di Voghera sul fronte piccola criminalità ed emarginazione urbana. Ed è proprio in quest’area che scatta, emessa dal questore, una doppia sospensione di licenze nei confronti di due bar di quest’area cittadina al centro, negli anni, di segnalazioni e proteste dei residenti tra fenomeni di piccolo spaccio e anche risse.
I provvedimenti
Nei giorni scorsi i controlli degli agenti del commissariato, con il supporto delle pattuglie della polizia locale, hanno portato alla chiusura temporanea dei due locali. La “Sala 88” all’angolo tra la via Emilia e piazza San Bovo resterà chiusa dal 12 fino al 21 gennaio. Più lungo lo stop per il Moliendo Cafè,tra via Balladore e via Matteotti, che resterà chiuso dal 13 gennaio fino all’11 febbraio. Questo locale era già stato oggetto di due “sospensioni” di licenza, la prima dal 25 gennaio al 3 febbraio dello scorso anno. Altro stop nel giugno scorso, per altri 20 giorni dopo che, di fronte sempre a questo locale, era esplosa, in una delle tante notti agitate di questa zona, una rissa con tanto di coltellata. Nel febbraio di due anni prima, un duello rusticano, con pezzi di bottiglia come armi, tra due richiedenti asilo del Gambia, si era consumato, davanti allo stesso bar, di prima mattina con i pendolari che stavano raggiungendo la vicina stazione ferroviaria.
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La questura ha di nuovo applicato l’articolo 100 del Tulps (Testo unico leggi di pubblica sicurezza) che recita: « ...il questore può sospendere la licenza di un esercizio, anche di vicinato, nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. Qualora si ripetano i fatti che hanno determinata la sospensione, la licenza può essere revocata». Per alcuni bar , al centro dei controlli il ripetersi di episodi allarmanti con vogheresi che segnalano un clima di tensione latente e di paura, potrebbe far scattare ulteriori provvedimenti. Sullo sfondo c’è lo sforzo del Comune del recupero di piazza San Bovo con la sistemazione dei giardini. Il Comune non esclude che si possa passare dalla sospensione alla revoca definitiva della licenza se i casi continuano.
«Il servizio speciale, svolto dalle forze dell’ordine nei giorni scorsi – afferma l’assessore alla sicurezza William Tura – si muove nel solco della continuità e di una strategia assunta come impegno da parte del tavolo provinciale di coordinamento sulla sicurezza. L’obiettivo è di mettere al centro dell’azione delle forze di polizia le zone calde della città, in dialogo con l’amministrazione comunale».
La linea di severità, potrebbe diventare più dura come conferma Tura: «I provvedimenti di chiusura di alcuni esercizi pubblici sottolineano ancora una volta la professionalità delle forze dell’ordine nel contrastare i fenomeni di microcriminalità e l’attenzione ai luoghi dove possono trovare linfa tali fenomeni. Vista la reiterazione delle sospensioni, la nostra amministrazione chiederà la verifica dei presupposti per procedere alla chiusura».
Intanto mercoledì la sindaca Paola Garlaschelli e l’assessore Tura saranno in prefettura per la convocazione del Cosp, il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.