VIGEVANO. Non si placano le polemiche a Vigevano dopo le risse della notte in via del Popolo, tra sabato e domenica, e quella di martedì sera in via Merula. In attesa che la prefetta di Pavia convochi il tavolo sulla sicurezza dedicato alla città ducale, dopo che mercoledì si è tenuto quello per il capoluogo, Ascom chiede presidi fissi delle forze dell’ordine per fronteggiare queste azioni: nulla, infatti, impedisce di pensare che i due episodi siano solo l’inizio di una sorta di faida tra bande, come sembrerebbe dalle testimonianze di chi ha assistito alle due risse. Coinvolti sarebbero anche dei minorenni, fatto che aggrava ulteriormente la situazione.
La reazione del sindaco
«Personalmente – spiega il sindaco Andrea Ceffa – sono favorevole all’introduzione delle nuove norme sul Daspo urbano (il divieto a transitare o sostare in alcuni luoghi sensibili, ndr), che sono estese ora anche ai minori. Di certo non deve passare il messaggio che questi comportamenti siano tollerati o che possano essere messi in pratica senza subire provvedimenti. Siamo disponibili a collaborare con le diverse forze dell’ordine per risolvere il problema, come è successo in via Riberia. Verificheremo la possibilità di effettuare alcuni servizi dedicati cercando volontari tra gli agenti della polizia locale. Non credo che ora come ora sia centrale la questione educativa: ben venga a prescindere, ma ora occorre trovare subito un modo per limitare questi fenomeni». Tra sabato e martedì, tutto sommato, le conseguenze per le persone sono state abbastanza limitate, salvo novità che possono emergere dalle indagini. Ma rischiare che il centro diventi una bolgia è impensabile.
Si muove l’Ascom
«Scriveremo una lettera al sindaco, al comandante della polizia locale e all’assessore – spiega il presidente Ascom, Renato Scarano – perché la situazione ci pare fuori controllo e gli episodi inqualificabili si stanno ripetendo. Abbiamo raccolto segnali di preoccupazione, con negozianti e residenti che si sentono limitati nella loro libertà e nelle loro attività. A nostro avviso viene calpestata la dignità stessa della città. Chiediamo presidi fissi per tutelare le attività, i fruitori e i residenti, e soluzioni in tempi rapidissimi, per evitare conseguenze più gravi. A nostro avviso – conclude Scarano – l’ascolto dei giovani e delle loro esigenze, come la prevenzione, sono discorsi importanti, ma che richiedono troppo tempo per dare risultati». Sui social quasi tutti sposano la tesi proprio di Renato Scarano: “risposta forte e immediata”.
