foto da Quotidiani locali
«Questa seconda parte della nostra rassegna è dedicata alla memoria di Giuditta Francese, giovane scrittrice e pittrice novarese che, oltre alle sue opere d’arte urban-fantasy, ci lascia in eredità una grande passione per il cinema».
Con queste parole Marco Mariani ci introduce quello che – dall’8 gennaio e per tutti gli 11 successivi lunedì fino al 25 marzo, sempre con orario d’inizio fissato alle 21.15 – sarà il secondo blocco di pellicole di “Visioni dal Mondo”, la rassegna che da undici anni cura insieme all’amico Luigi Riganti.
Giro del mondo visionario
I due appassionati cinefili, affiancati da Cristina Francese, presenteranno al pubblico del MoviePlanet di San Martino Siccomario 12 opere di genere in prima visione.
«Sarà un giro del mondo visionario, per raccontare in modo diverso la bellezza e il dolore del tempo in cui viviamo, con il coraggio di sperimentare nuovi linguaggi – continua Mariani – Storie di margini e di antieroi, l’ordinario che diventa straordinario».
Dalla commedia al documentario, dalla fantascienza, al thriller e al giallo, i titoli scelti mostreranno grandi film di di cineasti conosciuti e importanti e prime opere di giovani talenti esordienti. «Marco ha ragione: i film che anche quest'anno offriamo su grande schermo sono il segno di un cinema coraggioso e inquieto che colpisce e che non lascia indifferenti – aggiunge il co-curatore Luigi Riganti –. Mostrano tutta la nostra passione per autori coraggiosi e coinvolgenti, sono pellicole che meriterebbero di essere viste da tutti e che noi siamo orgogliosi di presentare anche se solo per un giorno».
La rassegna – che in due appuntamenti lascerà spazio anche all’introduzione musicale dal vivo di due band rock pavesi, gli Scrimshankers (5 febbraio) e i NoName (4 marzo) – è come sempre pensata per emozionare i propri affezionati spettatori: «Non ci stancheremo mai di ringraziarli perché da anni condividono la nostra visione e le nostre visioni» aggiunge e conclude Riganti. La seconda parte di “Visioni dal Mondo” comincerà lunedì con “Sick of myself”, il folgorante film d’esordio scritto, girato – in 35 mm – e montato dall’artista norvegese Kristoffer Borgli, un’anti-storia d’amore, tossica e disfunzionale, che racconta un’illuminante parabola contemporanea permeata di temi senza tempo quali il narcisismo e l’invidia con protagonista la talentuosa Kristine Kujath nei panni di un’anonima cameriera che non esita a utilizzare un mezzo molto pericoloso per la sua salute per farsi notare dal mondo.
Spazio al dark fantasy
Sempre a gennaio: il 15 arriva un altro esordio, quello del figlio d’arte Brando De Sica, regista de “Il Principe delle Tenebre”, una storia dark-fantasy ispirata dalla leggendaria tomba di Dracula a Napoli; il 22 ecco “La lunga corsa – Una commedia stralunata”, la favola surreale diretta da Andrea Magnani che ci parla di un bambino, poi giovane adulto, che non conosce la grammatica del mondo e ne ha paura; dal Giappone il 29 arriva un’altra opera prima, “Plan 75” della regista Hayakawa Chie, un dramma sociale dove convergono indagine morale e riflessione civile.
A febbraio: il 5, ecco “Following”, l’esordio cult del 1998 di Christopher Nolan, qui presentato in un’edizione appositamente restaurata e approvata; il 12 arriva l’acclamato “Dogman” di Luc Besson, sull’incredibile storia di un bambino, ferito dalla vita, che troverà la salvezza grazie all'amore dei suoi cani; intriso di atmosfere magiche è misteriose è “Il giuramento di Pamfir” (il 19) il nuovo film diretto da Dmytro Sukholytkyy-Sobchuk; il 26 sarà possibile vedere la Palma d’Oro 2023, “Anatomia di una caduta” di Justine Triet, ritratto provocatorio e fuori di una donna accusata di aver ucciso il figlio.
A marzo ci saranno infine: il 4 “Sugar man”, documentario di Malik Bendjelloul che ha rivelato al mondo la storia del cantautore americano Sixto Rodriguez; l’11 “Gli oceani sono i veri continenti”, l’esordio di Tommaso Santambrogio in cui tre diversi mondi si intrecciano in un paesino dell'entroterra cubano; il 18 sfreccia “Rodeo” di Lola Quivoron, una corsa forsennata in moto tra “Titane” e “Fast & Furious”; il 25 ecco infine “Mes petites amoureuses” di Jean Eustache, che dopo 50 anni torna in sala restaurato in 4K. —
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