foto da Quotidiani locali
BRONI. I lavori al municipio hanno portato alla luce reperti archeologici di edifici preesistenti a Palazzo Arienti. Gli scavi in corso al pianoterra dell’immobile, che rientrano nel progetto di messa in sicurezza antisismica del municipio, hanno fatto emergere le fondazioni delle case che c’erano sul lato lungo di piazza Garibaldi fino a metà dell’Ottocento, quando sono state demolite per fare posto a Palazzo Arienti, inaugurato nel 1857 e attuale sede del Comune di Broni.
Si tratta di tracciati fondazionali che si trovano nelle aree dei portici, affacciati su piazza Garibaldi, e dell’ufficio Urp. La ditta che sta effettuando i lavori ha informato del ritrovamento l’amministrazione e, come da prassi, è stata contattata la Soprintendenza per i beni archeologici, che ha disposto una campagna di scavi in quelle aree, avvalendosi di professionisti. Il Comune ha affidato l’incarico ad un archeologo, per una spesa di circa 9.300 euro.
«Il cantiere dei lavori antisismici si è interrotto solamente il tempo necessario per i controlli della Soprintendenza e per effettuare gli scavi – sottolinea il sindaco Antonio Riviezzi –. Come ci è stato chiesto dalla Soprintendenza, le fondazioni sono state ricoperte con un telo traspirante. I lavori al municipio sono ripresi e procedono come da programma». Le opere, che prevedono il consolidamento statico dell’edificio tramite la realizzazione di sottofondazioni e dei tiranti sui solai, per un appalto che sfiora il milione di euro, dovrebbero terminare in estate.
Non è la prima volta che interventi agli edifici storici di Broni portano alla luce reperti archeologici: era già accaduto durante il recupero delle ex scuole medie di viale Matteotti, quando erano stati rinvenuti resti di un pavimento antico, ora esposti, dietro ad una teca, nell’atrio di ingresso del centro polifunzionale.