Attese una ventina di opportunità di lavoro. Il direttore Rossi: «Prevediamo di avere i macchinari installati entro aprile 2023»
VENTURINA. Obiettivo aprile 2023. Amcor Flexibles a Venturina Terme vuole crescere e lo fa puntando su una nuova linea produttiva. Un nuovo impianto di estrusione a cui si legano una ventina di opportunità di lavoro. «Produciamo films in polipropilene Cast (Cpp) utilizzati nell’industria dell’imballaggio flessibile - dice Stefano Rossi, direttore dello stabilimento - . I nostri film costituiscono i componenti fondamentali per molti tipi diversi di imballaggio flessibile: buste e vaschette per il cibo degli animali domestici, buste monoporzione per il cibo pronto umido, per esempio riso, confezioni tradizionali per il cibo non umido, come pasta e pane, applicazioni medicali quali buste sterili utilizzate negli ospedali e presso gli studi dentistici e molte altre applicazioni specifiche in vari settori».
C’è anche un’altra scadenza cerchiata di rosso nel calendario dell’azienda venturinese. «Abbiamo un ruolo chiave nello sviluppo e nel lancio della prima busta al mondo sterilizzabile e interamente riciclabile, un’applicazione nota come AmLite HeatFlex Recyclable - sottolinea Rossi -. Amcor si è impegnata a sviluppare tutti i propri imballaggi in modo da essere pienamente riciclabili o riutilizzabili entro il 2025. Il film che verrà realizzato con la nuova linea farà parte di questi».
Lo stabilimento, al di là del passaggio di proprietà avvenuto nel 2010 che lo ha proiettato nella galassia della multinazionale australiana Amcor, rappresenta una delle poche esperienze di diversificazione economica che hanno attecchito e sono cresciute. Lo sbarco a Venturina avvenne in scia alle agevolazioni legate alla reindustrializzazione a seguito della prima grande crisi della siderurgia. Si chiamava B-Pack. Un’altra epoca, a parte la situazione dell’acciaieria su cui sono tornate ad addensarsi da anni nubi fittissime a partire dallo spegnimento nel 2014 dell’altoforno. «Attraverso la nostra esperienza, il duro lavoro e l’impegno da parte del nostro grande team, lo stabilimento di Venturina è cresciuto molto dopo l’acquisizione da parte di Amcor nel 2010 - dice il direttore Rossi -: all’epoca la nostra produzione era di circa 24mila tonnellate di prodotto finito all’anno mentre oggi stiamo consegnando 33mila tonnellate all’anno quindi un ampliamento della capacità degli impianti era comunque auspicabile e non rimandabile».
A sostenere le ragioni dell’investimento, la cui cifra è top secret, ci sono ragioni di mercato. «Abbiamo una forte richiesta da parte dei clienti, soprattutto quelli nel mercato del cibo per animali domestici, per realizzare buste ad apertura facilitata e la nuova tipologia di film consentirà lo sviluppo di questa caratteristica a livelli senza precedenti». La gamma dei prodotti è destinata a crescere. «Il nuovo film sarà adatto per le applicazioni recyclable ready e prevediamo di crescere al di sopra del tasso di crescita del mercato nei prossimi anni. Anche altre applicazioni finali diventeranno più facilmente realizzabili sfruttando questa nuova tecnologia, in molti segmenti di mercato diversi».
Quali sono i tempi di realizzazione del nuovo impianto? «Il progetto è già iniziato da molti mesi, prevediamo di iniziare a costruire il nuovo fabbricato che ospiterà il nuovo impianto subito dopo l’estate e di avere tutti i macchinari completamente installati entro aprile 2023». Porterà nuove opportunità di lavoro? «Sì, ci aspettiamo che il nostro personale cresca di almeno il 14 per cento nel tempo. Si tratta di circa 20 nuove assunzioni, la maggior parte delle quali come operatori turnisti». La linea, una volta a regime, funzionerà sette giorni su sette in continuo, come le altre linee esistenti nello stabilimento.