Urla contro i buttafuori e si oppone ai militari: 31enne portato via
ORBETELLO. È finita con un arresto per resistenza a pubblico ufficiale la serata di un uomo di 31 anni, Francesco Scotto, abitante a Porto Ercole.
Erano all’incirca le 23,30 quando l’uomo è arrivato a Orbetello, in piazza Cortesini. Aveva in mano due bicchieri di vetro che aveva preso in un altro locale della cittadina lagunare.
L’uomo, descritto come in visibile stato di alterazione, ha cercato di avvicinarsi al bancone di un bar per chiedere da bere. Aveva deciso di finire la sua serata nel locale del centro. Pur non avendo manifestato comportamenti violenti era in uno stato tale che le persone addette al servizio di sicurezza del locale hanno ritenuto opportuno allontanarlo. Il suo comportamento non è stato ritenuto adatto al locale. Gli animi si sono accesi quando il trentunenne ha baciato, sulla guancia, uno dei due uomini addetti alla sicurezza. Al portercolese è stato chiesto di allontanarsi dal locale. Scotto però non ne voleva sapere e ha iniziato a urlare contro i due “buttafuori” che in maniera tranquilla ed educata cercavano di farlo ragionare portandolo in uno dei vialetti della piazza lontano dagli altri avventori che stavano trascorrendo la loro serata in tutta tranquillità e allegria, sorseggiando un drink e ascoltando la musica. L’uomo è stato invitato ad andare a casa. Visto però che non aveva intenzione di allontanarsi dal bar con le buone maniere, sono stati chiamati i carabinieri.
Sul posto sono arrivati i militari dell’Arma della caserma di Porto Santo Stefano che hanno invitato il portercolese a ragionare, ad abbassare i toni e a seguire i consigli degli addetti alla sicurezza. Quando lui si è ribellato ai militari, loro l’hanno ammanettato e portato in caserma, anche con l’aiuto del personale della sicurezza. Per lui la nottata di divertimento è finita così.
E ieri pomeriggio Scotto è comparso davanti al giudice Marco Bilisari, che ha convalidato il provvedimento per resistenza a pubblico ufficiale con lesioni (fortunatamente pochi giorni di guarigione) e ha disposto gli obblighi in provincia di Grosseto per consentirgli di lavorare con l’impresa di famiglia, insieme però al divieto di uscire dalle 22 alle 7. Per lui la viceprocuratrice onoraria Pamela Di Guglielmo aveva chiesto gli arresti domiciliari. Difeso dall’avvocato Romano Lombardi, Scotto comparirà fra due settimane di nuovo davanti al giudice per la definizione del processo. Aveva chiesto scusa per il modo in cui si era comportato, dovuto anche agli effetti di qualche bevuta di troppo. l