Sul perché dei disordini «nel ricostruire l'accaduto - spiega la questura - sono emerse versioni contrastanti ancora in fase di chiarimento. Per tutti sono al vaglio della polizia le posizioni assunte durante i fatti che, al momento, fanno presupporre, una rissa aggravata»
LUCCA. Due persone arrestate e due denunciate dalla polizia per una rissa avvenuta nlla sera di giovedì 26 maggio nel centro storico di Lucca, in via San Paolino. Gli arrestati sono due italiani di 49 e di 43 anni, per i quali il giudice, dopo aver concesso i termini a difesa al processo per direttissima, ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di firma due volte al giorno per entrambi. Di nazionalità marocchina invece i denunciati. Secondo quanto spiegato dalla questura, erano le 20.40 quando è giunta alla sala operativa la segnalazione di una rissa tra più persone, una delle quali era a terra priva di sensi. Gli agenti delle volanti arrivati sul posto - dove sono intervenuti anche carabinieri e polizia municipale - hanno poi bloccato 5 persone - tra cui alcune con varie segnalazioni alla spalle - una delle quali è stata trasportata in ospedale con autoambulanza, salvo poi rifiutare le cure. Tra loro i due italiani poi arrestati hanno opposto resistenza, con violenza e minacce agli operatori che, si spiega, «sono stati costretti, nei confronti di uno di loro, a utilizzare il taser». Sul perché della rissa «nel ricostruire l'accaduto - spiega sempre la questura - sono emerse versioni contrastanti ancora in fase di chiarimento. Per tutti sono al vaglio della polizia le posizioni assunte durante i fatti che, al momento, fanno presupporre, una rissa aggravata»: una delle persone fermate aveva una catena con lucchetto (usata come arma) e due coltelli. Uno dei protagonisti, sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di ps, verrà denunciato altresì per la violazione degli obblighi derivanti dalle prescrizioni del tribunale. Un altro degli identificati, straniero, è risultato irregolare e verrà denunciato per questo.
