Sono diverse le situazioni giudicate pericolose da chi percorre la Fi-Pi-Li ogni giorno. Di questo abbiamo chiesto conto ad Avr e Città metropolitana. Ci rispondono i professionisti dell’ufficio Viabilità
FIRENZE. La risposta arriva chiara. La Fi- Pi-Li è una strada vecchia. Progettata e costruita dall’Anas quaranta anni fa secondo regole vecchie e «no, non è a norma rispetto alle leggi approvate dopo il Duemila su svincoli e intersezioni». La Regione, che l’ha ereditata dall’Anas perché lo Stato non l’ha considerata una strada di primaria importanza, non ha mai effettuato «lavori per adeguarla alle leggi più recenti». Questo spiegano i tecnici della Città metropolitana che da anni affidano la manutenzione ordinaria della superstrada al colosso della viabilità Avr group.
Prima ci pensavano le Province di Pisa, Livorno e Firenze. Ora l’appalto per il “global service” (asfaltature, luci, sorveglianza, taglio erba e così via) tocca alla Città metropolitana, ma la situazione è la stessa. Stesso appaltatore, stesso gestore e stesso proprietario, la Regione che punta ad affidare la manutenzione ordinaria e i lavori straordinari della Fi-Pi-Li a una propria società, da costituire e rendere operativa entro il 2023, Toscana strade spa. Anche perché l’attuale convenzione con Avr group scade a fine anno.
Sono diverse le situazioni di svincoli e intersezioni giudicate pericolose da chi percorre la Fi-Pi-Li ogni giorno. Di questo abbiamo chiesto conto ad Avr e Città metropolitana. Ci rispondono i tecnici dell’ufficio Viabilità della Città metropolitana.
Quali interventi sono previsti per la messa a norma di svincoli segnalati come pericolosi?
«L’infrastruttura della strada di grande comunicazione Fi-Pi-Li è di proprietà della Regione Toscana, la convenzione con la C.M. di Firenze prevede la gestione e la manutenzione ordinaria/straordinaria ma non l’adeguamento normativo della strada, è una scelta che spetta al proprietario, anche perché implica ulteriori fondi speciali. Non siamo a conoscenza di interventi di adeguamento da parte della Regione».
Quando sono state costruite queste opere e in base a quali normative vigenti? Sono adeguate alle nuove normative?
«La strada è stata costruita da Anas, la progettazione risale, in parte, agli anni Settanta e in parte agli anni Ottanta, probabilmente in base a norme Cnr (Centro nazionale ricerche) dell'epoca non cogenti ma indicative, le normative di riferimento attuali sono il decreto ministeriale 2001 (relativo alla costruzione strade) e il decreto ministeriale 2006 ( per le intersezioni): quindi la Fi-Pi-Li non è adeguata alla normativa vigente».
Se svincoli e corsie di accelerazione sono stati realizzati in base a normative superate, sono stati adeguati?
«Non sono stati adeguati: la decisione è del proprietario dell’infrastruttura (quindi della Regione,ndr)» .
Perché manca l’illuminazione su buona parte dell’infrastruttura e degli svincoli?
«È presente l'illuminazione sulla maggior parte degli svincoli: essendo una strada in categoria C non è obbligatoria l'illuminazione degli svincoli».
Perché scarseggia la segnaletica orizzontale?
«La segnaletica orizzontale è a norma del codice della strada».
Perché è stata abolita in molti punti la segnaletica verticale? È ancora in vigore l’ordinanza della magistratura di Pisa dopo il crollo di un cartellone sulla carreggiata?
«Perché i portali sono ancora sotto sequestro».
Quale tipo di vigilanza notturna viene garantita da Avr lungo la tratta, visti i frequenti episodi di superstrada imboccata contromano?
«Avr sorveglia la Fi-Pi-Li la notte dalle 22 alle 8 con un mezzo e due operatori a bordo. In orario diurno la sorveglianza è garantita con 3 mezzi».
Esiste un sistema (una tecnologia) che segnali immediatamente l’ingresso contromano di un’auto in Fi-Pi-Li?
«Non esiste una tecnologia automatizzata che segnali l'ingresso in contromano».
Quanti soldi sono stati stanziati in manutenzione ordinaria sulla strada dal rinnovo della convenzione con la Città Metropolitana?
«L'attuale convenzione con la Regione, con decorrenza dal 1° gennaio 2018, stanzia 8 milioni e 400mila euro l’anno tutto compreso per manutenzione ordinaria e servizi a canone (tipo sfalcio dell’erba, spalatura neve, ripristino luoghi dopo gli incidenti). Il contratto di Città Metropolitana con il gestore tecnico ha affidato al netto dell'Iva al 22%: per i primi quattro anni (fino al 31 dicembre 2021) un importo annuale di manutenzione ordinaria di 2 milioni e 115mila euro e di servizi a canone di 4 milioni 300mila euro; per i due anni successivi (fino al 31 dicembre 2023) per manutenzione ordinaria di 1 milione e 624mila euro l’anno e di servizi a canone di 4 milioni e 448mila euro».
Per quali interventi?
«Manutenzione ordinaria e servizi a canone (per la straordinaria occorre chiedere fondi alla Regione)».
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