PISTOIA. È di quasi quattro milioni e mezzo la spesa prevista dal Comune di Pistoia nel 2022 per l’energia elettrica e il servizio energia. In particolare, 2 milioni 180mila euro per la bolletta dell’elettricità e 2 milioni 280mila per quella del calore. Numeri inseriti nel bilancio di previsione 2022 e sostanzialmente ripresi in due determine del servizio finanziario pubblicate nei giorni s corsi.
Cifre che già così sembrano molto elevate, ma che con ogni probabilità l’amministrazione comunale sarà chiamata a rivedere, visti gli aumenti astronomici che le materie prime energetiche stanno registrando in questi mesi. Insomma, mentre le famiglie aspettano con ansia l’arrivo delle bollette del gas o dell’energia elettrica, anche a Palazzo di Giano c’è sicuramente chi guarda con preoccupazione a queste previsioni, che ben difficilmente potranno essere centrate alla fine dell’anno.
Rispetto allo scorso anno, la spesa per energia elettrica è tutto sommato in linea con le cifre effettivamente impegnate (2,2 milioni), mentre per il calore si spese “solo” 2,1 milioni, una cifra su cui ha influito certamente la riduzione complessiva di funzionamento dei servizi comunali dovuta alla pandemia.
Ma dove vanno a finire, in particolare, le spese del Comune per riscaldamento ed elettricità? La curiosità è legittima e la due determine uscite nei giorni scorsi forniscono diverse risposte. La voce più pesante è quella della illuminazione pubblica, anche se ovviamente qui conta solo la fornitura di elettricità. Illuminare strade e piazze si prevede costi un milione 167mila euro quest’anno. Come dire che un quarto della spesa totale del Comune in materia energetica serve solo a tenere accesi i lampioni. Non a caso proprio su questo fronte due anni l’amministrazione Tomasi, per bocca dell’assessore ai lavori pubblici Alessio Bartolomei, aveva annunciato la progressiva introduzione delle luci a led, meno inquinanti e molto meno costose. Un progetto che, però, non è stato concretizzato.
Al secondo posto si trovano gli impianti sportivi: stadio, palasport e altri, piscine comunali escluse. Il Comune spenderà 385mila euro per riscaldarli e 54.880 per illuminarli, con una spesa totale che si aggira sui 440mila euro.
Un altro settore energivoro sono le scuole. In primis quelle elementari, dove si prevede di spendere 310mila euro per il riscaldamento e 82mila euro di elettricità. Seguono le medie, con 330mila e 30mila euro rispettivamente. Infine le scuole materne, per le quali si prevede di spendere 265mila euro di riscaldamento e 73mila di energia elettrica.
Anche le biblioteche, a partire dalla grande San Giorgio, pesano non poco sulle bollette. Riscaldarle costerà quest’anno 115mila euro, illuminarle 75mila. Per l’illuminazione di parchi e giardini il Comune prevede di spendere 45mila euro e la stessa cifra se ne andrà per fiere, mercati e servizi connessi. 100mila euro, infine, è il costo per tenere caldi gli asili nido.
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