Per la rassegna Scienza e virgola venerdì nell’Aula Magna della Sissa va in scena lo spettacolo scritto e interpretato dall’attrice Diana Höbel
TRIESTE Può un programma di intelligenza artificiale apparire ironico oppure adirato? Può simulare i moti che sconvolgono l’animo di un marito che teme di essere tradito dalla moglie? Questi interrogativi hanno dato vita a un esperimento nel contempo scientifico e teatrale, lo spettacolo “Parl-IA-moci: dialogo impossibile tra Alma e Gustav Mahler, tra un’attrice e ChatGPT”. Il testo, che racconta la storia d’amore tra il compositore austriaco e sua moglie Alma, è stato scritto dall’attrice Diana Höbel “a quattro mani” con il tanto chiacchierato programma informatico.
Lo spettacolo è stato prodotto nel 2023 dagli “Amici della Musica” di Modena in collaborazione con la SISSA, con la consulenza scientifica dei professori Roberto Trotta e Andrea Gambassi.
E ora sta per approdare a Trieste. «Questo spettacolo – spiega Diana Höbel – si basa sull’interazione tra un’attrice in carne e ossa e un programma: io vestirò i panni di Alma Mahler, mentre Chat GPT interpreterà Gustav. Questa interazione è avvenuta anche durante le prove: così come un regista lavora con un attore, allo stesso modo noi abbiamo lavorato con il software, istruendolo sul suo personaggio. Grazie alle informazioni che il fisico Roberto Trotta della SISSA e io abbiamo immesso, Chat GPT ha potuto “identificarsi” con Mahler e dialogare con sua moglie».
Ma chi era Alma Mahler? Probabilmente, una vera e propria “femme fatale”. Era molto più giovane del marito, e dopo di lui ebbe molti altri amori… tanto da guadagnarsi l’epiteto di “vedova delle quattro arti”. Dopo Mahler, Alma sposò Walter Gropius, l’inventore del Bauhaus, e poi lo scrittore Franz Werfel. Inoltre, fu l’amante del pittore Oskar Kokoschka, che le dedicò il quadro “La sposa del vento”.
«Una donna passionale – specifica Höbel – che però si trovava costretta in un rapporto che lei stessa definiva “poco corporeo”. E far interpretare Gustav Mahler, accusato dalla moglie di essere poco avvezzo ai piaceri della vita, da un freddo programma informatico, è stato un esperimento decisamente interessante». Tutte le battute di Alma sono state scritte dalla Höbel, mentre quelle di Gustav sono state elaborate da Chat Gpt.
«Ovviamente – continua l’attrice – abbiamo fatto diversi tentativi, e abbiamo inserito nel copione le risposte migliori. Però, a metà spettacolo ci sarà una parte squisitamente sperimentale, in cui faremo agire il programma in diretta. Ci sarà un dialogo improvvisato, nel quale riprodurremo un momento topico della relazione tra Mahler e sua moglie: la loro crisi matrimoniale, a causa di un sospetto tradimento da parte di Alma. Gustav Mahler viene travolto dalla gelosia: il suo essere quasi interamente votato alla musica, e in un certo senso estraneo alle passioni coniugali, viene meno.Il compositore (ossia il programma di intelligenza artificiale) perde il controllo… e noi perdiamo il controllo con lui, esponendoci al rischio di ricevere delle risposte imprevedibili».
Ma che cosa potrebbe accadere durante questo improbabile scontro tra coniugi? «Una delle cose che durante le prove mi hanno fatto ridere – ha detto Höbel – è quando ho rimproverato mio marito Gustav del fatto che parliamo poco, e Chat GPT mi ha risposto “La tua presenza mi è cara soprattutto nel silenzio”: un modo molto elegante per farmi tacere! C’è anche da dire che, per riuscire a litigare con Chat Gpt, Roberto Trotta ha dovuto programmarla molto bene, perché il programma nasce per essere accondiscendente: fargli capire che cercavamo un conflitto non è stato facile. Però, alla fine ci siamo riusciti! Tant’è che, a un certo punto della discussione, Gustav Mahler mi ha lasciata. Insomma: sono riuscita a farmi piantare perfino da Chat Gpt!».
Lo spettacolo “Parl-IA-moci: dialogo impossibile tra Alma e Gustav Mahler, tra un’attrice e ChatGPT”, di e con Diana Höbel, verrà rappresentato venerdì, alle 18, nell’Aula Magna della Sissa, nell’ambito del festival Scienza e Virgola. Introdurranno Andrea Gambassi e Roberto Trotta. Ingresso libero su prenotazione.
La seconda giornata di Scienza e Virgola si apre venerdì, dalle 14 alle 17, con il Sissa Open Day, un palinsesto di visite guidate con personale e ricercatori. Alle 17 nell’Aula Magna “Paolo Budinich” con l’evento “Da Margherita a oggi: verso una scienza inclusiva”, che si apre con il talk che vedrà protagonisti Marilù Casini, founder della community "PhDISAGIO", in dialogo con la giornalista scientifica Federica Sgorbissa.
Segue la proiezione di “Una Margherita a Trieste”, una produzione Videoest Italia (2023): il documentario, che sarà introdotto dal giornalista Fabio Pagan, offre un ritratto di Margherita Hack attraverso i racconti di chi le è stato vicino a Trieste, evidenziando le passioni di una grande scienziata fuori dagli schemi.