foto da Quotidiani locali
STARANZANO Ci mancava anche il tubo rotto. Un’improvvisa frattura al giunto che collega sottoterra la perimetrale rete idrica del sistema antincendio fino alle manichette esterne della scuola secondaria di primo grado ha determinato a Staranzano, per 300 alunni, una “settimana corta” di lezioni.
Perché su ordinanza sindacale, mercoledì attorno alle 15, l’istituto è stato chiuso, dando corso all’evacuazione di tutti gli allievi, insegnanti e personale Ata in quel frangente dediti alle attività pomeridiane: spediti a casa.
Infatti, con il sistema antincendio fuori uso non può essere garantita l’agibilità e per questo si è reso necessario precludere ogni ingresso al plesso (e giovedì sul punto vigilava con scrupolo il perito Francesco Colpo, dipendente comunale, piuttosto solerte ad allontanare genitori e cittadini dall’area di cantiere).
Hanno fatto eccezione il personale della ditta Cristoforetti, gestrice dell’appalto di manutenzione dell’impianto, e Irisacqua, sul posto con propri dipendenti per fornire preziose indicazioni sui punti collegati all’acquedotto.
Sicché neppure venerdì, dopo la decretata paralisi di giovedì, la scuola che un tempo si chiamava media potrà riaprire i battenti per le lezioni mattutine. Tutti a riposo. Del resto, fin dall’inizio la situazione era parsa di una certa gravità, con zampilli di un metro d’acqua in giardino e rivoli scesi fino al piazzale Unicef, oltre il portoncino giallo d’ingresso.
In “ambasce” il sindaco di Staranzano, Riccardo Marchesan: «Sono vicino alle famiglie e dispiaciuto per i disagi. Sono stato anch’io un papà alle prese con un’improvvisa chiusura di scuola e so cosa vuol dire esser costretti all’improvviso a prender due giorni di ferie dal lavoro per accudire la prole. Non m’aspettavo di concludere il mandato con questa gatta da pelare».
Le ragioni che hanno determinato la rottura dello stacco a T – così si chiama tecnicamente il giunto, una sorta di trivio – sono tutte da sondare. Non si esclude possano aver interferito le radici di piante e aiuole presenti nel cortile. Il sistema di condutture, sempre sotto la superficie, circoscrive l’immobile e si collega perpendicolarmente, attraverso dei bracci, alle manichette, per la somministrazione di acqua in caso di necessità o emergenza. Le tubature in questione hanno la loro vetustà: una quarantina d’anni almeno. Potrebbe esser quindi intervenuta anche la semplice usura nella determinazione del guaio.
«Di certo – prosegue Marchesan – non ha colpe il nuovo cantiere della De Amicis, come qualcuno ha sparso la voce in giro...». Veleni elettorali? Chissà. «Di bufale, se ne sentono tante», ribatte il sindaco. Che ci tiene a dar conto di quanto esattamente messo in campo dall’ente per ovviare all’inconveniente, responsabile d’aver tenuto a casa due giorni gli studenti.
«I lavori sono iniziati subito per l’individuazione del guasto e la sua riparazione», così Marchesan. Operazioni peraltro ostacolate dall’allerta meteo. L’area del cantiere è stata delimitata da fettuccia biancorossa e un escavatore ha prelevato la terra per far riaffiorare lo stacco a T ammalorato e a mollo nell’acqua. Il guasto «ha reso necessaria la sostituzione del giunto, un pezzo non banale», cioè non immediatamente recuperabile, infatti il nuovo dispositivo era atteso non prima di govedì sera.
Per la nottata è stato steso un telo sopra l’area dello scavo, così da impedire l’ulteriore afflusso della pioggia. «Venerdì mattina i lavori riprenderanno – prosegue il sindaco di Staranzano – e solo quando saranno terminati la scuola sarà accessibile». Per questo motivo le lezioni mattutine restano sospese, mentre per l’attività pomeridiana (laboratori, musica e via discorrendo) si attende il check delle prime ore per capire e poi comunicare l’eventuale ripresa. Dipenderà ovviamente dall’ora in cui termineranno i lavori e questo, ieri, non era possibile stabilirlo.
Si salva, invece, lo premette Marchesan, il programma per le sole classi terze all’auditorium del Bem, nella sede della scuola secondaria di secondo grado in via Mattei, dov’è in calendario il Premio Papais che eroga alcune borse di studio in memoria dell’ex partigiano Renato (saranno presenti, oltre all’Anpi con Manuela Musina ed Ennio Pironi, il figlio Lorenzo Papais e il primo cittadino). «Era meglio se non capitava, ma è andata così», conclude il sindaco uscente.