foto da Quotidiani locali
TRIESTE Nuova vita per i semi e le talee degli alberi monumentali del parco di Miramare: gli studenti del Collegio del Mondo Unito di Duino e della scuola primaria Rossetti di via Zandonai hanno partecipato alla messa a dimora delle piante germogliate dagli alberi storici e monumentali del parco voluto da Massimiliano e Carlotta.
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Un’operazione che nasce da lontano, sei anni fa, e resa possibile grazie alla collaborazione con la direzione centrale risorse agricole, forestali e ittiche della Regione.
I semi e le talee all’epoca sono stati raccolti e fatti crescere in un vivaio di Tarcento e sono stati innestati nella terra rigogliosa dei pastini presenti negli orti di Massimiliano.
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«Un progetto fatto per le generazioni future – spiega la direttrice del museo storico e parco di Miramare Andreina Contessa – per questo abbiamo pensato di far effettuare questa piantumazione ai bambini della scuola elementare di Valmaura e del Collegio del Mondo Unito. La loro è una missione speciale, saranno le sentinelle di questi alberi storici, perché giovani come loro potranno crescere assieme. Gli alberi portano benessere e gioia di vivere per questo la vostra missione sarà quella di venire a vederli crescere nel vostro comune percorso di vita».
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Un’operazione che vuole riprendere il significato originario di quelli che furono definiti “gli orti di Massimiliano”. Quest’area, infatti, sita sulla parte più elevata del parco di Miramare, è nota fin dalle prime planimetrie del progetto dello stesso, dove veniva definita “baumschule”, ossia vivaio. Qui venivano coltivate e moltiplicate le giovani piante che sarebbero poi state messe a dimora. L’unica differenza rispetto ad oggi, originariamente l’area dei pastini non aveva attorno grandi alberature, ma si presentava completamente libera in modo da poter sfruttare perfettamente l’orientamento e l’esposizione solare.
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Ad essere piantati dalle due scolaresche, completamente prese dall’operazione, una dozzina di arbusti, fra corbezzoli del Castelletto (arbutus andracne), sequoie semper virens, pinus sabiniana, cipressi di Monterey (pinus radiata), alle quali si sono aggiunti esemplari dal Boschetto dei Corbezzoli (arbutus unedo) e dal glicine del Castelletto (wisteria sinensis). «Alberi del nostro giardino – aggiunge Contessa – che provengono da luoghi diversi, ma insieme convivono e insieme crescono e vanno incontro al futuro, proprio come le nuove generazioni di studenti». Che hanno preso parte alla fase di piantumazione con grande partecipazione mettendo le mani, nel verso senso della parola, nella rigogliosa terra degli orti di Massimiliano, per poi mettere a dimora con grande attenzione i nuovi arbusti.
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Prima della cerimonia di piantumazione, si era tenuta la presentazione di un nuovo volume fotografico dedicato al parco e del primo libro tattile, tradotto quindi anche in braille, rivolto ai bambini fino ai 10 anni.
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«Questo libro – aggiunge la direttrice – è un omaggio alla creazione realizzata a Trieste dall’Arciduca Massimiliano Ferdinando d’Asburgo per sé e per la giovane consorte Carlotta del Belgio: un grande giardino che circonda il castello e che ingloba una serie di edifici minori».
Libri realizzati con il fondamentale contributo della Saul Sadoch Prodotti Cartotecnici, presente all’evento con il presidente Paolo Sadoch, azienda che, ricorda ancora Contessa, «ha voluto festeggiare i suoi 110 anni di attività con questo trait d’union fra un’azienda e un luogo che appartengono alla storia di Trieste, offrendo un prestigioso regalo a questo museo verde».
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