foto da Quotidiani locali
GORIZIA. «Siamo andati oltre ogni più rosea aspettativa sia in termini di interesse riscontrato, tradotto in volume di domande, sia di quantità di risorse richieste».
Il bando per la rivitalizzazione delle attività commerciali e ricettive della città di Gorizia in vista dell’evento Go!2025 è andato molto bene. Talmente bene che, nonostante il plafond iniziale di 500 mila euro sia stato raddoppiato e portato a un milione di euro, non potranno essere soddisfatte tutte e 66 le domande pervenute dalle attività che equivalgono a quasi 2,8 milioni, 2.754.076,89 euro. Tanta roba.
A fornire i numeri è il presidente della Camera di commercio Venezia Giulia Antonio Paoletti. Già, perché l’iniziativa trova alimento nel Fondo Gorizia. «Il bando - spiegano i vertici camerali - è stato chiuso il 16 aprile scorso per esaurimento dei fondi». Ma la Cciaa sta già studiando una soluzione per cercare di soddisfare altre richieste di finanziamento che sono pervenute nei tempi prefissati. «Sì, la volontà della Camera di commercio Venezia Giulia, tramite il Fondo Gorizia, di intervenire in termini strutturali per migliorare l’offerta commerciale e dei servizi della città, non solo per il 2025 ma anche oltre, è stata pienamente capita dal tessuto cittadino - sottolineano Paoletti e il direttore generale del medesimo ente, Pierluigi Medeot -. Stiamo operando per dare risposte celeri anche alle domande che, in questo momento, non sono coperte dallo stanziamento».
Ricordiamo, ora, quali erano (e sono) le finalità di questa iniziativa. Ovvero: agevolare le iniziative economiche delle imprese del settore del commercio e del comparto turistico-ricettivo, localizzate nel Comune di Gorizia in vista dell’evento Go!2025 Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura. Riguardo alle modalità degli aiuti, non erano ammessi al beneficio gli investimenti di ammontare inferiore a 10.000 euro. Inoltre, i contributi concessi non potevano né possono superare l’80% del valore dell’investimento ammesso e, comunque, entro il limite massimo di 70.000 euro.
Ma quali sono le iniziative inserite e le spese ammissibili? Sono finanziabili gli interventi funzionali all’avvio di nuovi progetti e i programmi di ampliamento e/o ammodernamento di imprese esistenti. Sono compresi i lavori di rinnovo dei locali e gli arredi. Sono ammesse alle agevolazioni anche le spese riferite ad immobili, non di proprietà dell’azienda. Entrando nel dettaglio, grazie a tali contributi, si potrà procedere con il restauro delle facciate, comprese le vetrine, i serramenti, le tende parasole e le insegne; la ristrutturazione dei locali (il riferimento è alle opere murarie e al rifacimento degli impianti); gli arredamenti e le attrezzature; l’hardware e le spese tecniche relative ai lavori di ristrutturazione e restauro di cui sopra. Un ampio spettro di possibilità che ha l’obiettivo di ammodernare la rete commerciale cittadina in vista dell’appuntamento degli appuntamenti.
Ma l’obiettivo non è solo Go!2025 perché si vogliono costruire quegli «effetti duraturi» che possano far svoltare la città, sotto il profilo commerciale, anche negli anni e nei decenni successivi alla Capitale. Insomma, passata la festa, le luci (delle vetrine) devono rimanere accese.
Il nuovo strumento approvato dalla Giunta del Fondo Gorizia vuole, infatti, rispondere ad un’esigenza che è sotto gli occhi di tutti: cerca di stimolare l’economia emporiale locale per portare, nel medio-lungo periodo, alla creazione di una comunità goriziana più vivace sotto diversi profili, che consentirà a Gorizia di divenire veramente ente attrattore di visitatori e, soprattutto, investitori. Ed è fondamentale, in questo momento, saper cogliere questa sfida per non perdere ulteriori occasioni di crescita. —