GRADO Giovanni Bredeon, 31 anni, imprenditore nautico e alberghiero, è il candidato sindaco di Fratelli d’Italia e delle altre forze alleate che decideranno di sostenere la sua candidatura, dunque di uno dei due blocchi contrapposti che si sono formati nel centrodestra di Grado in seguito alla crisi politica in Municipio che sta portando i cittadini dell’Isola al rinnovo del Consiglio comunale e, ovviamente, del loro sindaco. Che Riccardo Ronchiato, che in precedenza veniva dato per quasi certo, si fosse tirato indietro era divenuto piuttosto evidente nell’ultimo periodo, quando oltre al suo nome erano iniziati a circolarne degli altri. In realtà, come ha spiegato lo stesso Ronchiato, si tratta di una decisione presa poco tempo fa, con l’opzione Bredeon tenuta appositamente più coperta.
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Bredeon è iscritto a Fdi da oltre una decina d’anni e da un paio è il segretario della sezione gradese del partito di Giorgia Meloni. Se venisse eletto, sarebbe il più giovane sindaco della storia di Grado. “Largo ai giovani”, è stato pertanto uno degli slogan utilizzati in queste ore per rivelare in anteprima la candidatura di Bredeon, che sarà “battezzata” ufficialmente sabato prossimo nel corso di una conferenza stampa alla presenza dei massimi esponenti regionali del partito. Il giovane dalla folta barba invernale (che ora ha deciso di tagliare) sarà sostenuto ovviamente dalla lista di Fratelli d’Italia ma anche da Coraggio Italia, da un’ulteriore lista che non si sa che nome avrà ma che farà riferimento al candidato sindaco e forse, come anticipa proprio Bredeon, da un’altra civica ancora.
Alla fine, dunque, Ronchiato si è tirato indietro. Durante il “prologo” della candidatura al Piccolo, seduti uno accanto all’altro, il consigliere comunale uscente Ronchiato ha spiegato di aver fatto una lunga riflessione e, poiché l’impegno di sindaco comporta oggi una presenza costante in Comune, per lui, impegnato con le sue diverse attività che ha da seguire come imprenditore, sarebbe impensabile poterlo fare. Da qui la decisione di FdI di puntare appunto su Bredeon.
Ma Ronchiato non rimarrà fuori. Sarà sicuramente in lista per il Consiglio e, in caso di elezione, appare pressoché certo che punterà ad assumere l’incarico di assessore ai Lavori pubblici, che ha già ricoperto in passato con la giunta Maricchio. In lista ci sarà sicuramente anche l’ex vicesindaco e assessore uscente Roberto Borsatti. Permane l’incertezza, invece, in merito alla presenza fra i candidati di un altro ex consigliere di prima fascia come Adriano Ritossa. Sono i primi nomi che emergono, d’altronde, trattandosi dei tre esponenti di Fratelli d’Italia che assieme ad Amo Grado e al centrosinistra compatto hanno fatto cadere la giunta Kovatsch portando l’Isola al voto.
Le candidature e le liste vanno presentate entro il 9 maggio. La scadenza è dietro l’angolo. Le tre coalizioni partono con una base sicura ma c’è ancora molto da fare per completare i rispettivi quadri. Riassumendo, gli elettori gradesi che si recheranno alle urne l’8 e il 9 giugno prossimi dovranno, oltre a votare per le europee, scegliere fra tre candidati sindaco per la loro città. In ordine alfabetico si tratta per l’appunto di Giovanni Bredeon, sostenuto da Fratelli d’Italia, da Coraggio Italia e dalla civica di riferimento, di Giuseppe Corbatto, proposto dal Partito democratico, da Liber@ e da OpenGrado nonché dalla lista del candidato sindaco, e di Roberto Marin, sostenuto dal canto suo da Forza Italia, Lega, Noi Moderati e Udc e da un’ulteriore una lista civica.
Questo a oggi. Non può essere ancora escluso, in effetti, che qualche variazione o addirittura qualche sorpresa, rispetto alla composizione delle coalizioni in seno al centrodestra, si palesino in extremis.—
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