foto da Quotidiani locali
TRIESTE L’animale in precario equilibrio sulla sfera davanti alla piscina Bruno Bianchi è sofferente. Quell’ippopotamo è in largo Irneri dal 2004. Da allora non è mai stato oggetto di manutenzione e le condizioni nelle quali versa lo confermano. Basti pensare che appena apparse arrampicato sulla sommità di quella palla, che simboleggia il pianeta, era di colore bianco candido. Oggi a distinguerlo è il grigio.
L’installazione da anni è scrostata, trascurata, e come nel caso del Tallero di Maria Teresa non c’è una targa, un cartello, che racconti cosa stia a simboleggiare quel simpatico animale in quel punto di Sant’Andrea, a pochi passi dai palazzi di Allianz e Fincantieri. Neppure molti triestini ne comprendono il significato, figuriamoci i turisti.
Lo scorso anno l’assessore alla Cultura Giorgio Rossi aveva già riscontrato che ci sarebbe stato bisogno di un intervento che vada a ridare candore all’ippopotamo – stranamente, dopo tanti anni, nessuno ha ancora dato un nome alla possente creatura – e ora ha inserito quell’installazione davanti al polo natatorio nel dossier delle statue e i monumenti a cui mettere mano. Servirà sistemare anche la scalinata che fa da basamento alla statua e che in alcuni punti è mancante di qualche pietra o malconcia.
L’ippopotamo di largo Irneri è opera dell’artista bolognese Davide Rivalta. Oramai 19 anni fa era stato collocato in quel punto dopo un concorso collegato alla realizzazione della nuova piscina. La proposta di Rivalta aveva vinto sbaragliando la concorrenza e ottenendo l’incarico dal Comune per realizzare l’opera, non senza perplessità da parte del sindaco Roberto Dipiazza.
Realizzata in vetroresina, l’installazione era stata scelta da una commissione di esperti, tra i quali il pittore Giuseppe Zigaina, l’allora direttrice del Museo Revoltella Maria Masau Dan, la storica dell’arte Rossella Scopas e il progettista della piscina, l’architetto Francesco Mendini.
La scelta era caduta sull’opera di Rivalta «perché – si leggeva nelle motivazioni fornite dalla commissione – con il suo ippopotamo è piena d’ironia, divertente, e scherza sulla pesantezza dei corpi che entrano nell’acqua». –