Lo si dice sempre che la moda va di fretta, che tutto succede e tutto si dimentica di continuo. La stagionalità ne è del resto da sempre croce e delizia. Non stupisce quindi che quando la storia ci succede sotto gli occhi è difficile che ce ne accorgiamo. Ce ne rendiamo conto di solito solo dopo un po’, quando mettiamo le cose in prospettiva. Altre volte però ci sono degli strappi così eclatanti tra il prima e il dopo, che una certa rivoluzione investe tutto il sistema con una tale forza che è impossibile non avvertirne l’impatto. Come si legge nel testo di Anders Christian Madsen per il libro Louis Vuitton: Virgil Abloh appena pubblicato da Assouline: “Quando Virgil Abloh è uscito per il suo primo inchino alla fine dello show di Louis Vuitton nel giugno 2018, la moda è cambiata per sempre…”.

Che la moda fosse cambiata grazie a Abloh se n’erano già accorti in tanti. Quando Abloh è arrivato da Louis Vuitton se ne sono accorti tutti. Negli otto capitoli che raccontano le otto collezioni create per Louis Vuitton, Madsen, che di Abloh è stato stretto collaboratore per tutto il periodo, racconta la visione del creativo, che stagione dopo stagione si sviluppa come un gradiente, una progressione continua, del modo di intendere la moda ma soprattutto la progettualità.

Una progettualità a tutto tondo, che riguardava lo scardinare le consuetudini di un sistema e l’opporsi al fare le cose in un certo modo perché “si è sempre fatto così”. Nelle 320 immagini scelte per raccontare questa storia troppo breve di scommesse vinte e fantasie realizzate si legge l’approccio sincretico e larger than life alla creatività, dal prodotto alla sfilata, dal set design alla costruzione di immagini piene di segni diversi, narrative ma dritte al punto. Capaci di dire senza spiegare.

Dagli interventi degli amici, Nigo, Naomi Campbell, Luka Sabbat e Ib Kamara tra i tanti, si evince invece quanto l’arrivo del primo afroamericano alla guida di uno dei colossi del lusso mondiali abbia significato in termini di rappresentanza e di ispirazione, soprattutto per quei kids che hanno visto per la prima volta con i loro occhi che quella possibilità non era più teorica ma effettiva, nelle parole di Abloh stesso: “When it’s official, it’s different”

Il libro Louis Vuitton: Virgil Abloh è acquistabile qui.