Ormai è una prassi inserire nei festival cinematografici le anteprime delle serie tv da vedere di lì a poco sul piccolo schermo e ogni altro device. Pensiamo alla Mostra di Venezia dove abbiamo visto The Kingdom – Exodus di Lars Von Trier e Copenhagen Cowboy di Nicolas Winding Refn. Anche alla Festa del Cinema di Roma (13-23 ottobre) i titoli televisivi non mancano e sono tra i più attesi. Non vediamo l’ora di divertirci con Sono Lillo, con il western rinnovato Django e con la seconda stagione di Romulus di Matteo Rovere. Ma ecco tutte e cinque le serie tv che saranno protagoniste della kermesse.

Django – La serie (in uscita nel 2023)

Liberamente ispirato al film cult di Sergio Corbucci, Django è la storia di un pistolero alla ricerca della verità sul massacro della sua famiglia. Siamo nel Texas di fine Ottocento: Django (Matthias Schoenaerts) è un cowboy senza ideali alla ricerca della figlia che credeva perduta, ed è seguendo le sue tracce che arriva a New Babylon, una città che si erge sul fondo di un cratere, dove tutti i reietti sono i benvenuti e dove tutti sono uguali e liberi. Qui scopre che la figlia Sarah (Lisa Vicari) è viva, ha vent’anni, e sta per sposare John Ellis (Nicholas Pinnock), il fondatore di New Babylon. 

Sarah non ha alcuna intenzione di frequentare il padre perché lo ritiene responsabile della morte della  famiglia. Django farà di tutto pur di avere una seconda chance con lei diventando alleato prezioso per Ellis, alle prese con la potente Signora di Elmdale, Elizabeth Thurman (Noomi Rapace), impegnata a liberarsi di questa comunità di ladri e peccatori. La serie, su Sky e Now Tv dal 2023, è diretta da Francesca Comencini (anche direttrice artistica del progetto), David Evans (Downton Abbey) e da Enrico Maria Artale (Romulus). 

Sono Lillo (in uscita nel 2023)

A cosa serve essere Posaman? A salvarsi in una festa di camorristi se non si conoscono i testi dei neomelodici, per esempio. La miniserie di Eros Puglielli (che quest’anno ha diretto Lillo e Greg in Gli idoli delle donne) parte dal personaggio comico del momento creato da Pasquale Petrolo/Lillo nel game-show LOL - Chi ride è fuori. La serie diventa uno state of the art della comicità italiana contemporanea, ambientato in una specie di mondo alternativo che vorrebbe essere Brooklyn, ma più che altro sembra Testaccio. Lillo avrà a che fare con il suo alter ego, Posaman, che gli sta rovinando la vita, anche personale. Riuscirà a staccarsi dal personaggio? Tra le guest star incontreremo Paolo Calabresi, Valerio Lundini, Emanuela Fanelli, Corrado Guzzanti e Maccio Capatonda. Eè assicurato: ci sarà da divertirsi. Su Prime Video dal 2023.

Sono Lillo. (Amazon Studios)
Sono Lillo. (Amazon Studios)

Romulus II – La guerra per Roma (dal 21 ottobre)

Stagione 2 per la serie di Matteo Rovere sulle origini di Roma. Yemos (Andrea Arcangeli), Wiros (Francesco Di Napoli), Ilia (Marianna Fontana), il gruppo di Ruminales e i cittadini di Alba a loro fedeli si sono insediati in quella che un tempo era Velia, consacrandola regno libero e indipendente e dandole il nome di Roma. Tito Tazio (Emanuele Maria Di Stefano), re dei Sabini, figlio del dio Sancos, venerato dal suo popolo, è preoccupato per l’espansione del loro regno oltre il confine e così organizzerà un’imboscata ai due re. Yemos e Wiros strapperanno a Tito le sacerdotesse Sabine. Inizia una guerra violenta, ma inizia anche a vacillare  il sodalizio tra Yemos e Wiros: a Roma può esserci un solo Romulus. Tra le new entry della serie ci sono Valentina Bellè, nei panni di Ersilia, a capo delle sacerdotesse Sabine, e Ludovica Nasti (L’amica geniale), la più giovane fra le sacerdotesse. Su Sky e Now Tv dal 21 ottobre.

Corpo libero (dal 26 ottobre)

Tra le serie tv da vedere alla Festa del Cinema di Roma c'' anche questa, ispirata all’omonimo romanzo di Ilaria Bernardin. Si tratta di un thriller ambientato nel mondo della ginnastica artistica femminile. È il racconto di uno sport fatto di leggerezza, salti e voli, ma anche di addestramento militare, regole severe e sacrifici. Al centro c’è la giovinezza e il rischio, la voglia di crescere e la paura di cambiare delle giovani protagoniste. Sullo sfondo si dipanano competizione sfrenata e amicizia inossidabile, violenza fisica e psicologica, patti di sangue, sentimenti, prove di resistenza e allucinazioni da farmaci. Corpo libero è il racconto della fabbricazione di una spettacolare bomba a orologeria. Su Paramount+ dal 26 ottobre.

Self – Portrait As A Coffe Pot 

Che fare durante il lockdown? Chiuso nel suo studio, dove nel corso dei decenni ha creato incisioni, sculture, film d’animazione, disegni e collage, riprendendo le opere nel loro divenire, disfarsi, correggersi, perfezionarsi, William Kentridge lavora e si riprende mentre disegna e  contemporaneamente chiacchiera con un altro sé collocato nella stessa inquadratura. La sua storia e il suo lavoro, l’infanzia a Johannesburg, i paesaggi, l’apartheid, il colonialismo diventano il centro di una serie in nove parti, dove il processo artistico viene costantemente passato al filtro di un’intelligente e caustica ironia. Alla Festa di Roma verrano mostrati i primi tre episodi di Self – Portrait As A Coffe Pot