Le auto elettriche costano troppo e a dirlo è il Ceo di una casa automobilistica come Citroen, un brand che ha scritto la storia dell'auto con modelli tecnicamente all'avanguardia come la DS o popolari come la 2CV. Durante la presentazione della Citroen Oli, di cui vi racconteremo tra poco, Vincent Cobée ha fatto un discorso semplice e chiaro: «Se un'auto elettrica considerata di massa costa 40.000 euro in realtà è un modello esclusivo, quindi stiamo limitando il mercato. Un'auto elettrica non dovrebbe costare più di 25.000 euro, ovvero il prezzo medio di acquisto delle vetture in Europa». 

Ma perché le auto elettriche costano troppo? 

Il colpevole è noto, si chiama batteria. Un componente che pesa almeno 500 kg e che costa non meno di 10.000 euro e non bisogna essere ingegneri per capire che è più semplice "nascondere" un surplus di questo tipo in un'auto che pesa 2,5 tonnellate e costa 100.000 euro, piuttosto che in una che dovrebbe pesare 1.500 kg e costare 25.000 euro. Quindi, in attesa che il costo delle batterie diminuisca - non è detto che accada, visto che sarebbe già dovuto succedere da dieci anni - la soluzione più semplice è installare accumulatori più piccoli, operando una cura dimagrante e puntando sull'essenzialità. Ed è proprio quello che ha fatto Citroen con la Oli.

Citroen Oli

Copyright Maison Vignaux @ Continental Productions
Maison Vignaux @ Continental Productions

La Oli è una concept car 100% elettrica lunga 4,2 metri, larga 1,9 e alta 1,65 che pesa solo una tonnellata e ha una batteria da 40 kWh. La velocità massima si ferma 110 km/h per abbassare i consumi, che sono di circa 10 kWh per 100 km (risultato a oggi inesistente su un'auto di serie) e definiscono un'autonomia di 400 km. Tutto è determinato dalla semplicità, con un approccio da design industriale: i paraurti anteriori e posteriori sono identici, così come le portiere che differiscono solo nel meccanismo di apertura; alcuni rivestimenti sono in cartone rinforzato e i pannelli porta hanno solo un bracciolo e una retina. I finestrini si ribaltano come quelli della 2CV, mentre l'infotainment è di fatto lo smartphone dell'utente. Anche la vernice è solo una, cioè bianca, ma poi si possono aggiungere dettagli colorati qua e là. Non c'è nemmeno il portellone, sostituito da un piccolo cassone in stile pick-up.

Citroen Oli

Arnaud TAQUET @ Continental Productions

I progetti di Citroen

Ovviamente non tutte le innovazioni più radicali possono essere applicate in un modello di serie, ma molte sì ed è probabile che alcune le vedremo sulla prossima Citroen C3. «I consumatori si sono accorti che l'era dell'abbondanza è finita, che le normative più aspre e i costi più alti potranno limitare la loro mobilità. Per Citroën l'elettrificazione non deve avere prezzi esorbitanti e la responsabilità ambientale non deve essere punitiva. Dobbiamo proporre veicoli più leggeri e meno costosi, altrimenti le famiglie non avranno più libertà di movimento quando i veicoli 100% elettrici saranno l'unica opzione disponibile», ha concluso l'ad Cobée e il suo pensiero non potrebbe essere più chiaro. Del resto, se la transizione elettrica deve essere generale - come deciso dalla Commissione Europa - servono automobili alla portata di tutti. 

Citroen Oli

Copyright Maison Vignaux @ Continental Productions
Maison Vignaux @ Continental Productions

LEGGI ANCHE:

Le 10 auto elettriche con più autonomia 

Le 10 auto elettriche più vendute in Italia