I casi modenesi più recenti. E intanto si va verso una nuova stangata
Modena. C’è Pietro, 91enne che ha ricevuto una telefonata durante la quale una donna gli ha detto di chiamare da Federconsumatori: l’associazione è preoccupata per lui, perché sa che gli anziani sono facili vittime di raggiri telefonici. Per evitare che cada in tranelli di qualche venditore senza scrupoli, l’associazione lo ha invitato a sottoscrivere un contratto di fornitura con Federconsumatori, che non ha scopo di lucro. Pietro, che è stato iscritto all’associazione, si è fidato, salvo ricevere le fatture da parte della società recentemente “bloccata” dall’Authority. Questo uno dei tanti casi di contratti per la fornitura energetica “indesiderati” e seguiti in questi giorni da Federconsumatori per la provincia di Modena.
Continuando con le segnalazioni, c’è la vicenda di Antonietta, 90enne che ha ricevuto una telefonata da parte di un uomo che parlava velocemente, nominando subito Hera e proponendole un forte sconto sulle bollette. «Non vorrà mica imbrogliare una donna di 90 anni, vero?», ha risposto la signora: ricevute tutte le garanzie, la 90 ha accettato, convinta che si trattasse del suo gestore. La sorpresa è arrivata con le bollette, sempre da parte della stessa società, con costi superiori a quelli sostenuti in precedenza.
E poi c’è Maria, 82 anni: un uomo al telefono le ha detto molto sbrigativamente che a seguito dell’obbligatoria sostituzione del contatore era necessario attivare un nuovo contratto. Preso atto, la signora ha accettato telefonicamente un contratto con la società finita al centro del provvimento dell’Authority.
Quindi c’è Alfredo, 75enne che ha ricevuto una telefonata da una persona che si qualificava come Eni, il proprio gestore luce e gas. Una chiamata motivata da un cambio di nome della società. Non fidandosi, il cliente ha chiesto di verificare direttamente con Eni, ma l’operatore gli ha fatto notare che la telefonata non poteva essere interrotta, pena il rischio di perdita della fornitura di energia. Dopo aver dimostrato di avere a disposizione tutti i dati della fornitura, l’operatore ha ottenuto il consenso. Infine c’è la storia di Antonio, 48 anni, che ha ricevuto una telefonata da una persona che si qualificava come un dipendente di Enel Energia, proponendo uno sconto sulla bolletta. Il cliente ha accettato, salvo poi scoprire di aver aderito ad un contratto ancora una volta con la società bloccata dall’Autorità.
E mentre l’associazione modenese è alle prese con questi casi, si avvicina un nuovo aumento - in questo caso reale - delle bollette. Entro il 1 luglio, secondo Nomisma Energia arriveranno nuovi rincari sulle utenze. In attesa della conferma dell’Autorità per l’energia, i calcoli di Nomisma basati sui rincari della materia prima dicono che nel terzo trimestre 2022 le famiglie italiane potrebbero dovere fare i conti con i nuovi rialzi. Considerando una famiglia-tipo che consuma 2.700 kilowatt all’anno, la maggior spesa su base annuale è stata stimata in 194,4 euro. Va ancora peggio per il gas, con la bolletta che secondo Nomisma aumenterà di 462 euro: «La decisione finale spetta all’Arera - spiegano dalla società indipendente di ricerca e consulenza sui mercati bolognese - che certamente tenterà qualche intervento con l’aiuto del governo, con l’obiettivo di limitare l’impatto della crisi sulla spesa dell’energia delle famiglie».
Nel frattempo, anche l’associazione Codacons cerca di fare i primi conteggi sull’entità dei rincari a cui andremo incontro. «Una nuova stangata da 657 euro annui a famiglia - fa sapere l’associazione di tutela dei consumatori - sta per abbattersi sugli italiani a partire dal prossimo 1 luglio. Una mazzata che va ad aggiungersi agli altri aumenti di spesa per le bollette, causati dai rincari delle tariffe che si susseguono in Italia dalla fine del 2021». In attesa della conferma di Arera, le associazioni auspicano un nuovo intervento del governo per ridurre l’impatto di un nuovo rincaro che potrebbe avere effetti drammatici sulle famiglie già provate dal caro-benzina, dal caro-energia e da un’inflazione che viaggia verso il 10%.
