Arrestato un 25enne con mille euro di merce, ma il complice riesce a fuggire. Alla convalida l’avvocato contesta il ricorso alle manette e il giudice decide di rimetterlo in libertà
MODENA. Furto al supermercato con... scambio di carrelli. È questa la singolare tecnica messa in atto da due aspiranti ladri, o almeno accusati di essere tali, domenica pomeriggio al Grandemilia. I due sono passati tra gli scaffali dell’Ipercoop con i rispettivi carrelli apparentemente per fare la spesa. Solo che in uno dei due carrelli si è trasformata in una maxi spesa di alimentari: ne sono stati caricati a pioggia, per un valore complessivo della bellezza di mille euro circa. Poi è entrato in azione il trucco: in vista del passaggio alle casse, uno dei due è andato a fare lo scontrino automatico della cassa veloce. Ha pagato per pochi euro ma al momento dell’apertura della sbarra con lo scontrino scannerizzato si è in un lampo scambiato il carrello con il complice, e così ha portato fuori la maxi spesa pagandola pochissimo.
L’uomo, un 25enne italiano, ha quindi continuato a spingere il carrello in galleria, ma qui è stato raggiunto dalla guardia di vigilanza, che si era accorta di tutto nonostante la velocità dell’operazione. Ha fermato subito il 25enne, il quale ha capito che il colpo era fallito: non ha opposto nessuna resistenza e si è mostrato fin dall’inizio collaborativo, sia con la vigilanza che con i carabinieri del Radiomobile di Modena, giunti in pochi minuti non appena ricevuta la chiamata.
Lo hanno quindi arrestato, mentre il complice è riuscito a defilarsi. Ieri il 25enne è comparso davanti al giudice per la direttissima. È risultato avere alle spalle un precedente di polizia del 2016, ma ancora senza nessuna condanna. Peraltro è risultato avere anche un buon lavoro da metalmeccanico con uno stipendio da 1.400 euro mensili: non si capisce dunque come mai si sia arrivati a questo furto di generi alimentari in quantità così ingente. Lui non ha dato spiegazioni, perché ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Però nel dibattito si è messa in discussione anche l’opportunità dello stesso arresto: in un caso come questo, con l’arrivo successivo dei carabinieri, era facoltativo, ma vi si è ricorsi ugualmente.
Ed è qui che ha incalzato la difesa del 25enne, rappresentata dall’avvocato di fiducia Pina Di Credico del Foro di Reggio. Ha contestato la legittimità dell’arresto, dicendo che non c’erano i presupposti per eseguirlo in quella situazione, dato che dopo essere stato fermato il 25enne non aveva fatto alcun tentativo di fuga, rimanendo sempre sott’occhio. In più la merce era stata tutta restituita senza danni. Il giudice Elena Quattrocchi ha condiviso le valutazioni, disponendo (cosa abbastanza rara) la non convalida dell’arresto. Il 25enne è quindi tornato in libertà. L’avvocato ha chiesto i termini per elaborare la difesa, e il processo è stato quindi rinviato al 6 dicembre.
