Il 50enne Claudio Roncaglia si era scontrato con un suv mentre era in bici a Montale. Dipendente dell’Avf di Fiorano, era stato ricoverato prima a Baggiovara poi a Correggio
CASTELNUOVO È morto a due mesi dall’incidente in cui è rimasto coinvolto a fine aprile a Montale quando, pedalando sulla sua bici, venne urtato da un suv. Claudio Roncaglia, 50 anni, storico volontario e dipendente dell’Avf di Fiorano dopo l’incidente era stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Baggiovara. Fin da subito le sue condizioni erano apparse gravi. Il 50enne infatti aveva riportato un trauma cranico e per diversi giorni era rimasto ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Poi, una piccola ripresa e il trasferimento a Correggio, nel centro di riabilitazione traumatizzati. «Stamattina (ieri per chi legge, ndr), abbiamo saputo che purtroppo si è spento all’improvviso».
A raccontare la vicenda è il presidente dell’associazione di volontari di Fiorano, Ernesto Mazzacurati, che ricorda come Roncaglia fosse conosciuto da tutti. Aveva tra l’altro la matricola numero 1 dell’associazione. «Era un nostro volontario e dipendente – dice mazzacurati – aveva iniziato nel 1999. Era da sempre impegnato al centralino. Una persona buona come il pane, un pezzo di storia dell’Avf». Sì, Claudio era considerato un po’ la “voce” dell’Avf.
Chiunque chiamasse l’associazione, sentiva la sua voce cordiale dall’altro capo della cornetta, pronta ad ascoltare tutte le necessità ed eventuali richieste e a smistare le telefonate. Roncaglia, che lascia la madre, la sorella e i parenti tutti, abitava a Pozza ma in sella alla sua bicicletta andava ovunque. Pedalava, pedalava e macinava chilometri Claudio e anche quel 29 aprile era arrivato fino a Montale.
Si trovava all’altezza di via Vandelli ed era diretto verso Colombaro. In direzione sud stava viaggiando una donna al volante di una Suzuki. All’improvviso lo scontro, con Roncaglia che dopo essere stato colpito lateralmente, cade rovinosamente sull’asfalto. Segue il trasporto d’urgenza in ospedale a Baggiovara e tutto l’iter di cure. Ieri però Claudio si è spento, lasciando nel cuore di chi lo aveva conosciuto un grande vuoto e tanta tristezza. «Claudio era un ottimo lavoratore che veniva al lavoro in bici anche in condizioni avverse», lo ricordano così sui social.
E ancora: «Ti ricorderò sempre col tuo modo gentile educato, l'immenso amore per la tua mamma». Oggi chi vorrà, potrà salutare Roncaglia alle camere ardenti dell’ospedale di Sassuolo; domani alle 18.15 nella parrocchia di Pozza verrà recitato il rosario e giovedì alle 10, sempre a Pozza, si terranno i funerali a cui sarà presenta una numerosa delegazione di Avf. l © RIPRODUZIONE RISERVATA