Il paese piange Candeli, scomparso a 70 anni
i Daniele Montanari
Serramazzoni Il suo mitico organino non suonerà più. Ma il ricordo delle sue melodie così spontanee e dei momenti spensierati che ha regalato a tanta gente rimarranno per sempre. Serra dice addio a Romeo Candeli: lo storico commerciante del centro (bar-gelateria prima e poi la vetreria artigiana), ma soprattutto grande musicista autodidatta, si è spento martedì a Baggiovara a 70 anni, al termine di una lunga malattia. Oggi alle 15 l’ultimo saluto, seguito dalle onoranze Franchini, nella chiesa di Pazzano, poi la tumulazione nel cimitero locale. Lascia la moglie Maddalena e gli altri parenti.
In coppia con l’amico Roberto Masini, Romeo è stato protagonista di una delle più belle epopee musicali del paese: uno all’armonica (Romeo) e l’altro ad armonica e chitarra (Roberto), nel 1988 diedero vita agli “Amici dell’Organino”, prima duo e poi gruppo popolarissimo negli anni ’90 in tante feste paesane, e non solo. Entrambi autodidatti, erano diventati dei veri virtuosi dell’armonica, tramite cui interpretavano in modo unico la musica popolare: dialettale, folkloristica ma anche anni ’60. Oltre che bravi, in coppia davano vita a un mix travolgente di note e simpatia davanti al quale si inchinò anche il pubblico della Corrida di Corrado nella memorabile partecipazione del 1994.
Eseguirono una trascinante versione de “L’uccellino”, valzer di Castellina Pasi che raccolse ben prima del termine un applauso scrosciante del pubblico, senza neanche un fischio. E anche Corrado diede il suo tributo, sottolineando che la partecipazione alla gara era strameritata: «Hanno avuto ragione le vostre mogli a mandarvi qui: una volta tanto, rendete merito alle mogli» disse scherzoso, mentre la folla applaudiva. Alla fine arrivarono secondi nella puntata, ma valse come una vittoria: dopo quella partecipazione su Canale 5 tutti volevano gli Amici dell’Organino alle feste. Il duo diventò un gruppo con un cantante bis (Fausto Tebaldi), una seconda chitarra (Enzo Bertarini), un batterista (Pietro Verucchi prima e Salvatore Tumminia poi) e vari bassisti (tra cui Antonio Candeli). Il tutto con la benedizione dell’indimenticato maestro di musica Bruno Serri: «Ci ha sempre spronato e incoraggiato ad andare avanti – ricorda Roberto, che aveva la mitica pizzeria Nuvola – che anni che furono quelli… Assolutamente indimenticabili. Romeo è stato il più formidabile suonatore di organino che abbia mai conosciuto, e ne ho sentiti tanti io. Ma soprattutto era un grande uomo, legatissimo alla famiglia, lavoratore instancabile e amico sincero. Una persona che ti faceva stare bene solo a incontrarla, ecco. Per me è come se avessi perso un fratello».
Da qualche anno per i problemi di salute Romeo non suonava più, ma è rimasto sempre nel cuore del gruppo. Così come rimarrà sempre nel cuore di tanti a Serra.l