Formigine Proteste dei genitori degli alunni di Corlo che saranno trasferiti
Formigine Continuano le proteste dei genitori dei bambini che frequentano le elementari Don Mazzoni di Corlo.
Al coro, si unisce adesso anche quello di chi ha iscritto i bimbi al prossimo anno scolastico: infatti, stando a quanto riferiscono alcuni, nel corso delle riunioni preliminari in videoconferenza i genitori avrebbero appreso che la navetta sarebbe stata gratuita per tutti e non, come comunicato la scorsa settimana, solo per chi abita entro 600 metri in linea d’aria dalle Don Mazzoni di Corlo. Facciamo un passo indietro. A breve a Corlo prenderanno il via importanti lavori di adeguamento sismico.
Trattandosi di un intervento strutturale, bambini e insegnanti verranno trasferiti temporaneamente alle Palmieri di Magreta. Si tratta di dieci classi. Per cercare di limitare i disagi il Comune metterà a disposizione una navetta gratuita per chi abita entro 600 metri in linea d’aria dalle Don Mazzoni, gli altri pagheranno, come avviene altrove, il trasporto scolastico. C’è chi si è detto disposto a questo sforzo economico pur di avere una scuola più sicura e chi invece reclama un aiuto da parte del Comune.
Tra questi, parla un padre: «Mia figlia - racconta - deve iniziare il primo anno. Avevamo fatto un incontro preliminare online per chi era interessato all’iscrizione, nel corso del quale è stata spiegata la questione del trasloco della scuola».
Durante quell’incontro di presentazione dell’istituto, avvenuto diversi mesi fa, qualcuno aveva messo sul piatto il tema del trasporto: «Erano state chieste più di una volta informazioni sulla navetta e ci era stato detto che sarebbe stata gratuita, a carico del Comune. Nel corso dell’incontro non è mai venuta fuori la storia dei 600 metri».
Il problema si pone per diverse persone: «Mi sono lamentato e mi è stato detto di inviare una mail protocollata all’assessore Sarracino. Io vivo tra Formigine e Corlo. Sono a 900 metri dalla scuola Don Mazzoni. Il trasporto scolastico mi costerà 320 euro l’anno. E ripeto: nessuno ci aveva detto che avremmo dovuto pagare».
Il caso non è isolato; anche nei giorni scorsi alcuni genitori avevano spiegato di non condividere la scelta del Comune.
«Si stanno lamentando in parecchi», conferma il formiginese. «Non chiedo che vengano a prendere mia figlia a casa e me la riportino, ma almeno di avere la possibilità di portarla alla fermata di Corlo per prendere la navetta, oppure poterne usufruire almeno al ritorno». Insomma, se c’è chi ha accettato senza remore la novità in arrivo, aumenta il numero di famiglie in disaccordo col Comune.l