I dati sulla qualità della vita per generazioni
Modena. Maglia nera per il numero di studenti per classe alla provincia di Modena che si piazza in penultima posizione nella classifica pubblicata dal quotidiano “Il Sole 24 Ore” e presentata al Festival dell’Economia di Trento. Sì, perché per le “classi pollaio” Modena è al 106esimo posto su 107: peggio fa solo Ravenna.
Un’analisi che a partire da dodici indicatori offre una classifica dell’indice della qualità della vita per tre diverse fasce d’età: bambini, giovani e anziani.
E se per i giovani Modena è nella top ten con un’ottima decima posizione, e per gli anziani si trova a una passabile 25esima posizione in classifica, quando si parla di bambini la situazione si ribalta e la provincia dà il peggio di sè con un 42esimo posto. Tra i parametri che più influiscono su questo risultato ne spiccano due: il primo, quello delle “classi pollaio”, con un 106esimo posto su 107. Il secondo: quello relativo al numero di edifici scolastici dotati di palestre, con una non proprio buona 81esima posizione (in percentuale sul totale 2020/21).
Il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei, ha appreso ieri mattina all’alba dei dati pubblicati da “Il Sole 24 Ore”: «Sapevamo - commenta così il parametro delle classi affollate - di avere questa situazione, certo vedere la classifica così rende tutto più esplicito».
L’elemento che porta la provincia di Modena in penultima posizione - fa peggio solo Ravenna - secondo il presidente Tomei sarebbe essenzialmente uno: non mancanza di spazi, - su cui pure la Provincia sta cercando soluzioni - bensì di docenti. «Il problema sostanziale - dice - deriva dal numero di docenti sul territorio rispetto al sud. L’assegnazione dei docenti viene effettuata dal Ministero».
Non si tratterebbe di spazi, dunque: «No, non è una questione di spazi. Quelli ci sono e se anche non ci sono li si possono trovare con meccanismi diversi». Tomei ieri mattina si è subito messo in contatto con gli altri presidenti di Regione: altre province dell’Emilia infatti sono in fondo alla classifica: «Ne ho parlato in particolare con Michele De Pascale, Ravenna è all’ultimo posto. Abbiamo deciso di chiedere un incontro con l’assessore Paola Salomoni, dobbiamo farne una questione nazionale».
E se gli iscritti in materne e asili sono in calo - e così tra qualche anno anche negli istituti primari e secondari il numero di studenti diminuirà - il prossimo anno scolastico gli istituti superiori della provincia accoglieranno 500 studenti in più.
«Su questo - Tomei ricorda la questione di cui si è già parlato negli scorsi giorni - ne stiamo discutendo. Abbiamo pubblicato un bando per trovare spazi su tutta la provincia, la difficoltà maggiore è a Carpi. Giovedì col sindaco Alberto Bellelli incontreremo Salomoni per parlarne e coglierò l’occasione per chiedere all’assessore un incontro per parlare del numero di insegnanti».
La provincia di Modena è inoltre 81esima per numero di palestre nelle scuole. Anche questo dato contribuisce a trascinare in basso nella classifica di benessere dei bambini. «Da noi - sottolinea Tomei - c’è una grande collaborazione con le associazioni di volontariato e le polisportive. Molte scuole usano le palestre delle poliposortive e di altri soggetti. Abbiamo un particolare sistema che mette in sinergia tutto il patrimonio sportivo sul territorio».
Tornando alle classifiche pubblicate da “Il Sole 24 ore” va meglio sul fronte “giovani” con Modena in decima posizione: «Le motivazioni - dice Tomei - mi sembrano evidenti. Abbiamo un’università particolarmente attrattiva con la possibilità di accedere subito al lavoro. Penso poi a tutto il settore automotive. La nostra città è a misura d’uomo».
La qualità della vita in provincia non è male anche per gli anziani: «A livello regionale - conclude - su questa fascia d’età si è fatto molto- ricorda- e fondamentali sono i servizi sociali dei vari Comuni».