Il periodo storico che ci troviamo a vivere in ogni parte del mondo, nonostante la lunga serie di conseguenze negative, ha portato con sé un’importante lezione di consapevolezza riguardo alle scelte del singolo. In particolare, rispetto al nostro legame con la natura e gli animali: non è un caso che la richiesta globale di capi d’abbigliamento sostenibili sia la più importante di sempre, e che i brand (e non solo) diano sempre più rilevanza agli standard etici. Basti pensare che tra l’industria delle pellicce e la pandemia da COVID-19, oltretutto, sia stato trovato un preoccupante legame, ampliando ulteriormente i divieti di vendita, come dichiarato dal Regno Unito.
In un clima di grande attenzione a ciò che significa, oggi, essere davvero cruelty-free, i PETA Fashion Awards 2020 hanno acquisito ancora più valore: come ogni anno, l’organizzazione ha celebrato i nomi e i marchi che hanno permesso all’industria moda di compiere qualche passo in avanti per i diritti degli animali, includendo alcuni nomi sorprendenti. Oltre ai brand menzionati nella categoria e Progress in Luxury Moment come Mulberry, PVH Corp, Paul Smith e SMCP Group, per aver eliminato l’utilizzo delle pelli esotiche, o ancora Progress in Retail Moment – tra cui Valentino, Marks & Spencer e Uniqlo – che hanno bandito l’alpaca dalle loro collezioni, troviamo infatti la Regina Elisabetta.
Secondo PETA infatti, è stata la monarca britannica a dare vita al Most Iconic Moment dell’anno, dichiarando pubblicamente la decisione di non acquistare più pellicce: un gesto simbolico molto forte, considerata la tradizione storica che da sempre lega il guardaroba reale al loro utilizzo, che ha di certo fatto la differenza nelle scelte di acquisto degli inglesi. Ma Elisabetta II non è stata l’unica personalità pubblica ad essere elogiata dall’organizzazione animalista. Troviamo infatti anche Catherine Zeta-Jones, per la sua collaborazione con Butterfly Twists su una collezione di scarpe vegane, e l’immancabile Stella McCartney: la designer è stata premiata per il Best Catwalk Moment, avendo portato in passerella il suo messaggio animalista in occasione della Paris Fashion Week. Una premiazione, sebbene virtuale, che ci mostra quanto a essere sempre più in voga nell’industria moda, oltre alle tendenze stagionali, ci sia un sentimento che spesso diamo per scontato: la compassione.