In un solo giorno, il 7 novembre 2020, Kamala Harris ha fatto la storia per ben tre volte: il braccio destro di Joe Biden è infatti la prima donna a essere eletta vicepresidente degli Stati Uniti, ma anche la prima persona di colore e la prima originaria dell’Asia meridionale a ricoprire questo prestigioso ruolo. Per accettare pubblicamente il suo mandato, la Harris è salita ieri sera sul palco di Wilmington, nel Delaware, dove ha aperto uno spiraglio positivo sul futuro delle donne americane, attraverso la sua presenza e le sue parole: «Anche se posso essere la prima donna in questo ufficio, non sarò l’ultima» ha dichiarato «Perché ogni ragazzina che guarda la TV stasera vede che questo è un Paese di possibilità». Ma non solo, perché la vicepresidente ha voluto ricordare anche le donne del passato che, di fatto, le hanno permesso di coprire questa posizione storica. Attraverso un omaggio sartoriale.
Kamala Harris ha infatti indossato uno splendido suit firmato Carolina Herrera, in una calda tonalità di bianco e in perfetta armonia con il suo incarnato solare, che l’ha illuminata ulteriormente in diretta internazionale. E che, soprattutto, ha voluto rievocare la tenuta bianca delle suffraggette, coloro che a inizio Novecento lottarono per l’approvazione del 19esimo emendamento sul diritto di voto alle donne. Il 2020 segna inoltre il centesimo anniversario del movimento, rendendo la vittoria della Harris ancora più simbolica. Ma non solo, perché la vicepresidente ha indossato un altro capo d’abbigliamento particolarmente evocativo.
Si tratta di una camicetta di seta con fiocco, la cosiddetta pussy bow che divenne virale quando, nel 2016, Melania Trump la indossò dopo che vennero fatti trapelare degli audio di suo marito in merito al discorso sulle aggressioni sessuali, dove affermava di poter fare tutto ciò che voleva con le donne, afferrandole per la loro «pussy». Certo, è possibile che Kamala Harris abbia indossato la camicia per semplice gusto personale – in ogni caso una scelta di gran classe – ma come abbiamo visto nei mesi passati, sebbene nella sua semplicità, la vicepresidente ha sempre posto attenzione a ciò che la sua immagine comunicava. E che non vediamo l’ora di vedere delinearsi, dal posto che le appartiene: la Casa Bianca.