Vanity Fair dedica la copertina del nuovo numero alla scuola e alle criticità che studenti, insegnanti e genitori si trovano a dover affrontare a causa della pandemia.
«Analizzando la situazione dentro i confini nazionali, i problemi sono tanti e non riguardano solo l’arrivo dei banchi monoposto o l’utilizzo delle mascherine durante le ore di lezione. Sul fronte dei docenti, è stata assegnata solo una cattedra su tre, quindi all’appello non mancheranno gli alunni ma i maestri. Il 44% di questi ultimi, poi, ha un’età superiore ai 55 anni e rilevare la loro fragilità di salute di fronte al virus sarà un argomento spinoso. E ancora: chi pensa alle madri, alle donne che un’altra volta dovranno fare la parte dello Stato sostituendo le istituzioni e mettendo in secondo piano la propria carriera?», scrive il direttore Simone Marchetti sul suo editoriale e qui, insieme al vicedirettore Malcom Pagani, presenta questo nuovo numero 37, che non vuole essere soltanto una critica o un’analisi allarmata, ma cerca di aprire una prospettiva per capire che cosa si può fare, come potrà riprendere la scuola.
Ci sono storie, sogni e progetti di persone che non possono, e soprattutto non vogliono, rassegnarsi di fronte alle criticità.
Ma questo nuovo Vanity Fair ha nelle sue pagine anche tanto altro: dal nuovo romanzo di Nick Hornby sull’amore «diverso» all’intervista con Viola Davis, che racconta il suo percorso, la povertà e la lotta di oggi. E poi, ancora: Christina Ricci, i nuovi talenti, la moda più elegante e quella sportiva… Il tutto in edicola dal 9 al 15 settembre.