Ryanair potrebbe smettere di volare in Italia: lo fa sapere l’Enac – Ente Nazionale per l’Aviazione Civile – che nei giorni scorsi ha scritto alla compagnia, e informato l’omologa Autorità irlandese, richiamandola per aver «ripetutamente violato – scrive la stessa Enac in una nota – le norme sanitarie anti-Covid disposte dal governo italiano».
QUALI SONO LE REGOLE
Le norme prevedono anzitutto che i passeggeri non abbiano una temperatura superiore ai 37,5 gradi. Inoltre le compagnie devono far rispettare l’obbligo di mascherina a bordo e possono viaggiare senza distanziamento solo se l’aereo ha filtri Hepa, che filtrano tutta l’aria eliminando oltre il 99% di virus e batteri e hanno un flusso laminare – e cioè dall’alto verso il basso – che inibisce lo spostamento di goccioline potenziali portatrici del virus.
«Le Direzioni Aeroportuali dell’ENAC – scrive l’ente in una nota – hanno riscontrato che Ryanair sistematicamente non si attiene alle disposizioni previste in Italia per limitare il rischio sanitario derivante dal coronavirus a bordo degli aeromobili. Non solo non viene osservato l’obbligo del distanziamento tra i passeggeri, ma anche le condizioni che consentono la deroga a tale distanziamento sono disattese». In particolare Enac, interpellato da VanityFair.it, ha spiegato di aver riscontrato le seguenti violazioni:«La compagnia non controlla che tutti i passeggeri indossino le mascherine, non sono rispettate le condizioni che permettono la deroga del distanziamento, in aereo si creano assembramenti per scaricare il bagaglio a mano dalle cappelliere».
COSA RISCHIA RYANAIR
Se Ryanair non dovesse uniformarsi alle regole, l’Enac è pronto a emanare «un provvedimento di esclusione della possibilità di derogare all’obbligo del distanziamento», e cioè a costringere la compagnia a volare con l’obbligo di distanza tra i passeggeri, nonostante filtri e mascherine, riempiendo gli aerei per metà. Sarebbe un danno economico ingente, ma comunque inferiore alla perdita completa dei voli da e per il nostro Paese: uno scenario possibile se nonostante l’ennesimo richiamo Ryanair non si adeguasse: «L‘Enac sarà costretto ad imporre la sospensione di ogni attività di trasporto aereo negli scali nazionali, chiedendo al vettore di provvedere, contestualmente, alla riprotezione di tutti i passeggeri già in possesso di titolo di viaggio».