Ancora un altro passo lontano dai Windsor. Harry d’Inghilterra e Meghan Markle chiudono ufficialmente la loro charity Sussex Royal, con base nel Regno Unito. È stata chiesta la liquidazione dell’ente, e il processo dovrebbe concludersi in un paio di settimane. Oggi il principe e l’ex attrice guardano solo avanti: vivono a Los Angeles e stanno lavorando per lanciare – appena l’emergenza coronavirus lo consentirà – la loro nuova fondazione di beneficenza che prende il nome dal loro primogenito: Archewell, ossia un omaggio ad Archie, nato nel maggio 2019.
Del resto è stata Elisabetta II a chiedergli di non usare il marchio «Sussex Royal» dopo la fuoriuscita dalla famiglia reale. Un modo per tutelare la corona dall’indipendenza dell’ex attrice americana. Travalyst, il progetto di turismo sostenibile che Harry ha co-fondato, è stato l’unico progetto portato avanti della fondazione nei suoi 12 mesi di vita. E adesso opera come organizzazione indipendente senza fini di lucro nel Regno Unito.
Il settore dei viaggi e del turismo è stato uno dei più colpiti dalla pandemia di Covid -19, e secondo una fonte – come riporta il Telegraph, i partner di Travalyst «si sono impegnati a svolgere un ruolo attivo nell’aiutare le comunità nella ripartenza post-pandemia, sostenendo la ripartenza di un turismo sostenibile».
E sul sito di Travalyst, da qualche giorno, il nipote della regina ha cambiato il suo titolo: non più «Sua Altezza Reale il Duca di Sussex» ma semplicemente «Duca di Sussex». Una strana «coincidenza» nei giorni in cui stanno venendo alla luce tutte le recriminazioni della moglie contro la royal family. A dare a Meghan l’occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe è la causa intentata contro il Mail on Sunday per aver pubblicato stralci della lettera privata che aveva spedito al padre Thomas nell’agosto 2018.
Meghan soprattutto non avrebbe gradito alcune cose. La 38enne, come si legge dai documenti riportati dal Daily Mail, rivendica di non essere stata trattata come gli altri membri della famiglia. Per esempio la principessa Eugenie di York può lavorare al di fuori della royal family, è direttrice della galleria londinese d’arte Hauser & Wirth. Perché a lei non è stato permesso?
E, come ha scritto The Guardian, nei documentati presentati in tribunale Meghan sostiene che la royal family non l’ha protetta quando, incinta di Archie, subiva gli attacchi della stampa scandalistica. Ma adesso è tutto diverso: Meghan si difende da sé.