Si pensa che rifiutare un’offerta di lavoro voglia di necessità dire tagliare i ponti con chi vi ha chiamati a fare il colloquio. Ecco, non è vero: anzi, chiudere nel mondo giusto, seppur rifiutando l’offerta, può invece essere l’occasione per aprire comunque la porta a una futura possibilità.
Non è detto che se vi siete presentati al colloquio siete poi costretti ad accettare il posto: ci possono essere mille motivi per cui la cosa non vi convince. Forse lo stipendio non è come ve lo sareste immaginato, forse avete scoperto che la sede di lavoro è troppo disfunzionale rispetto alle vostre esigenze, forse semplicemente non vi sentite sicuri. Qualunque sia il motivo, conviene chiudere come si deve, con tutte le attenzioni del caso.
In un lungo articolo pubblicato sul sito americano Ladder, vengono elencate queste 5 buone strategie da seguire.
1. Come dare a loro la notizia
La cosa migliore è modularsi su come si sono mossi loro: vi hanno contattato con una telefonata? Per email? Con un messaggio su Whatsapp? Di persona? Ecco, meglio rispondere nello stesso modo. Se però sapete già che rifiutare l’offerta guardando negli occhi la persona che vi ha fatto il colloquio potrebbe mettervi in qualche modo in difficoltà, allora meglio scrivere un’email. Non è infatti escluso che in ogni caso l’azienda non vi chieda di fare due righe scritte, da conservare poi nei propri archivi.
2. Esprimere sempre gratitudine
Anche se avete tutte le intenzioni di rifiutare, comunque ringraziate sempre per l’offerta che vi è stata fatta. Frasi come: «Apprezzo molto il tempo che avete dedicato per il nostro incontro» o anche più semplicemente «Grazie per avermi dato l’opportunità di conoscervi» vanno benissimo. A ringraziare non si sbaglia mai.
3. La risposta deve essere chiara
Niente giri di parole: quando rifiutate quella posizione, seppur in modo gentile, metteteci la parola «rifiuto», «non accetto». Quando quel datore di lavoro vi ha fatto la proposta, probabilmente lo ha fatto pensando che avreste accettato, quindi è facile che si aspetti un sì. Magari potete usare un «purtroppo», un’espressione del tipo: «È stata una decisione difficile», ma siate chiari nel dire di no.
4. Fornire un breve motivo
Non è che sia necessario scendere nei dettagli, ma dare una breve motivazione del perché rifiutate l’offerta è comunque un gesto di attenzione, che potrà aiutare anche chi vi ha offerto il lavoro. Può andare bene anche una cosa formale del tipo: «La posizione comporta più responsabilità di quelle che mi sento sicuro di assumere». Attenzione solo al fatto di non aprire spiragli qualora voi foste fermi nel voler rifiutare. Se per esempio doveste dire: «Mi aspettavo un salario più alto», non è detto che loro non siano disposti ad aumentare l’offerta e in quel caso dovreste avere pronta un’altra argomentazione valida.
5. Lasciare sempre la porta aperta
Anche se avete rifiutato, esprimere il desiderio di rimanere in contatto non può che fare bene. Non è detto che in un futuro lì non si apra la posizione giusta per voi o comunque la persona che vi ha fatto il colloquio potrebbe spostarsi altrove, in un posto che magari vi interessa di più. Lasciarsi dunque sempre in buoni rapporti.