Non bastavano gli scontri nel M5S e le dimissioni dell'assessore al Bilancio, Marcello Minenna, e del capo di gabinetto del sindaco, Carla Raineri. Per l'amministrazione di Virginia Raggi è in arrivo un'altra tegola: saltano infatti i vertici delle municipalizzate che gestiscono trasporti e rifiuti.Annunciato dalle polemiche dei giorni scorsi, è arrivata prima l'ufficialità dell'Atac: si sono dimessi il direttore generale Marco Rettighieri e l'amministratore unico Armando Brandolese. "Ho rassegnato le mie dimissioni. Le ho date motivatamente, non c'erano i presupposti per continuare", ha spiegato Rettighieri. In una lettera inviata ieri da Rettighieri all'assessore capitolino ai trasporti, Linda Meleo, il massimo dirigente Atac negava che entro l'apertura delle scuole, come annunciato dal sindaco Raggi, si potesse avere a disposizione il 95% dei treni circolanti sulla Metro A, spiegando anche che i 18 milioni di euro stanziati per la manutenzione dei convogli non erano ancora nella disponibilità dell'azienda. Inoltre, il dg denunciava ingerenze del Campidoglio su spostamenti di personale all'interno dell'azienda.Nel pomeriggio un'altra bufera: l'amministratore unico di Ama, Alessandro Solidoro, scelto dall'assessore al Bilancio dimissionario, si è dimesso dopo il passo indietro di Minenna: "Sono venute meno le condizioni per l'incarico affidatomi", ha detto.La giornata era iniziata con la prima crisi di giunta per Virginia Raggi: la sua decisione di revocare il mandato al capo di gabinetto, in seguito al parere dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, ha portato alle dimissioni di Raineri e Minenna. Alla base ci sarebbe anche una lotta interna al Movimento che avrebbe mietuto "le prime vittime", come fanno notare dal Pd.