Beppe Grillo fa l'inversione a "U". Una mossa che non ti aspetti. Mentre gli inglesi sono chiamati a votare pro o contro l'Unione europea, il comico genovese fa pubblicare sul proprio blog un post che sconfessa anni di euroscetticismo. "Il Movimento cinque stelle è in Europa e non ha nessuna intenzione di abbandonarla", si legge nel post dal titolo evocativo Brexit o Bremain? Oggi si vota. Ecco dieci punti per capire meglio. "Se non fossimo interessati all'Ue - si legge ancora - non ci saremmo mai candidati".Il post sulla Brexit è di quelli che fanno il giro del mondo. Perché il Movimento 5 Stelle non è un partito qualunque. Insieme alla Lega Nord e a Fratelli d'Italia è una delle forze politiche più euroscettiche mandate all'Europarlamento. Tanto che la presa di posizione di Grillo ha subito creato scompensi a Bruxelles dove i grillini sono alleati con l'Uk Independent Party. Con gli eurodeputati capitanati da Nigel Farage i grillini hanno, infatti, dato vita al gruppo "Europa della Libertà e della Democrazia diretta". Mentre Farage si è a lungo battuto per il Brexit, l'alleato Grillo (con cui il politico britannico si era fatto immortalare davanti a una pinta di birra l'indomani delle fortunate europee) cambia drasticamente il tiro.Come fa notare anche Repubblica, "nel post non si fa cenno al referendum sulla permanenza nell'euro promesso dal Movimento a più riprese, in caso di conquista del governo. Spicca invece una rassicurante professione di fede europeista, frutto forse anche del nuovo corso 'governativo' e 'istituzionale' culminato nella conquista di importanti comuni come Roma e Torino". "L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'Ue, ma ci sono molte cose di questa Europa che non funzionano - scrive Grillo nel post - l'unico modo per cambiare questa 'unione' è il costante impegno istituzionale, per questo il M5S si sta battendo per trasformare l'Ue dall'interno".Nel lungo post Grillo cerca di mettere sulla bilancia i rischi e i benefici del "Leave" e del "Remain". "In caso di Brexit gli scenari sono molto difficili da ipotizzare - spiega - gli orizzonti dipinti dai media, dai rappresentanti delle multinazionali e da molte istituzioni finanziarie che hanno interessi specifici sono catastrofici. La realtà è ben diversa e più complessa: di certo il Regno Unito e gli altri Paesi dell'Ue avranno interesse assoluto a rinegoziare accordi bilaterali nelle materie di interesse comune attualmente in vigore - conclude - il Regno Unito si libererebbe al contempo di numerosi vincoli dell'Ue in ambito di welfare, immigrazione, governance economica e finanziaria".