Dopo una serie di furti la polizia ha organizzato una “trappola”: poliziotta finge il ricovero e installa le telecamere, nel cassetto lascia banconote segnate. L’Os è stata sorpresa mentre rubava e denunciata
La polizia di stato di Pordenone ha denunciato in stato di libertà per il reato di furto aggravato una operatrice socio sanitaria, residente in provincia, in servizio nel reparto di ostetricia ginecologia, sorpresa a rubare 50 euro all’interno di una stanza del reparto dell’ospedale di Pordenone.
Nei mesi scorsi sono pervenute numerose denunce di episodi di furto di denaro contante e monili preziosi commessi in danno sia di degenti che dei loro familiari all’interno del reparto di ostetricia-ginecologia del “Santa Maria degli Angeli”.
In particolare i furti venivano commessi sempre con le medesime modalità: approfittando della temporanea assenza dalla stanza della degente ovvero mentre la puerpera era intenta a partorire ignoti accedevano all’interno della stanza si appropriavano delle somme di denaro contenute all’interno delle borse ovvero dei giubbotti lasciati temporaneamente incustoditi all’interno della stanza.
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Almeno otto i furti accertati commessi tra il marzo 2023 e il febbraio 2024 nei quali sono stati complessivamente sottratti oltre 1.200 euro in contanti e monili preziosi dal valore di 2.000 euro.
In considerazione della gravità dei fatti, la squadra mobile ha chiesto e ottenuto dal pubblico ministero Andrea Del Missier l’autorizzazione ad installare delle telecamere sia all’interno del corridoio del reparto che all’interno di una stanza di degenza appositamente individuata al fine di individuare gli autori dei furti.
In particolare, d’intesa con l’autorità giudiziaria, nella giornata di giovedì 9 maggio, è stato predisposto un apposito servizio durante il quale è stato simulato il ricovero all’interno della predetta stanza munita di telecamere di una poliziotta della squadra mobile mentre altro personale si dedicava alla visione in tempo reale delle immagini riprese dalla telecamera installata.
In particolare intorno alle 15 l’agente si assentava dalla stanza simulando di doversi sottoporre ad una visita medica e lasciava all’interno del cassetto del comodino il proprio portafoglio, con all’interno la somma di 100 euro in banconote da vario taglio preventivamente fotocopiate.
Poco dopo un’operatrice socio sanitaria faceva accesso all’interno della stanza ove era falsamente ricoverata l’agente e s’ appropriava di una banconota di 50 euro contenuta all’interno del borsellino.
La donna è stata immediatamente bloccata da personale della squadra mobile e del posto di polizia dell’ospedale precedentemente appostato che ha proceduto alla perquisizione personale della donna che è stata trovata in possesso proprio della banconota in precedenza sottratta.
L’operatrice sanitaria è stata portata in Questura e deferita in stato di libertà per il reato di furto aggravato.
Sono in corso ulteriori accertamenti al fine di verificare la sua responsabilità anche per gli altri furti verificatesi nei mesi scorsi.