PORDENONE. È morto nella mattinata di venerdì 29 marzo, all’età di 86 anni, all’ospedale di San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, l’avvocato Raffaele Brigida, pugliese di nascita e pordenonese di adozione.
In riva al Noncello, l’avvocato Brigida aveva vissuto gran parte della sua vita (soltanto negli ultimi anni era tornato a Manfredonia, il paese natale, dove domenica 31 marzo si terranno i funerali) assieme alla moglie Rosa e alle figlie Graziana e Celestiana.
Noto avvocato del foro di Pordenone con studio in via Fratelli Bandiera, Brigida si distinse per competenza e professionalità in numerosi processi, uno dei più famosi dei quali lo vide impegnato a rappresentare e difendere la famiglia della vittima e l’Ordine degli avvocati nel delicato processo per l’omicidio della collega Francesca Trombino, assassinata alla fine degli anni Novanta, in via Brusafiera, nel cuore della città, all’uscita del suo studio dall’ex marito di una cliente.
Oltre che per il suo lavoro, l’avvocato Brigida sarà ricordato anche per il suo lungo e altrettanto proficuo impegno politico e civile che lo portò a essere eletto consigliere comunale di Pordenone per i Democratici di sinistra. E per lo stesso partito, quale qualche anno prima, ricoprì pure l’incarico di segretario cittadino.
Dopo l’esperienza in consiglio, l’impegno civico per la città proseguì nelle vesti di presidente della casa di riposo Umberto I di piazza della Motta e, successivamente, alla guida della prestigiosa Accademia Musicale Naonis. La musica e, in particolare il canto, erano tra i grandi interessi di Raffaele Brigida, dotato di una voce profonda e pulita, capace di intonare perfettamente il meglio del repertorio più classico della musica popolare italiana.
Tante le serate e i concerti organizzati per raccogliere fondi in beneficenza e per condividere con gli amici l’amore per arie e melodie. E a proposito di passioni, nel ricordare Brigida non può essere dimenticata quella sempre viva per il “suo” Napoli: fu il primo presidente del Napoli club Pordenone (allora con sede nella pizzeria Alla Scimmia di Porcia), nato all’indomani della vittoria del primo storico scudetto dei partenopei nel 1987. Un fiore azzurro lo ricorderà per sempre.
«Con Raffaele Brigida non se ne va solo un professionista stimato che ha messo la sua passione politica a servizio della città – lo ha ricordato il consigliere regionale del Partito democratico Nicola Conficoni – ma soprattutto un galantuomo distintosi per garbo e correttezza. Il suo spessore umano e rigore morale resteranno un esempio per tutti coloro che lo hanno conosciuto ed apprezzato».
Ricorda lo scomparso avvocato anche il segretario provinciale del Pd Fausto Tomasello: «Un professionista serio impegnato con passione nella vita politica. Ha riversato nel lavoro competenza, serietà e dedizione. Da consigliere comunale a Pordenone è stato ispirato da rigore morale e da un profondo senso di responsabilità verso la comunità, per la quale ha operato con tenacia e competenza».