PALMANOVA. Piazza Grande a Palmanova si trasforma grazie a un nuovo anello verde, realizzato con un tappeto erboso di fiori e piante, che prenderà il posto del fossato ormai fatiscente.
È stata accolta positivamente, dalla Soprintendenza, la proposta di utilizzare il fossato che circonda la piazza, dividendo la parte in pietra da quella in ghiaia, con aiuole verdi.
Il progetto era stato presentato dall’amministrazione comunale di Palmanova nei primi mesi del 2022 e dopo un dialogo con la Soprintendenza, il Comune sta valutando interventi di privati per la realizzazione e manutenzione delle aree verdi.
La sola realizzazione prevede infatti, quasi 500 metri cubi di terra, 200 metri cubi di fondo drenante, un impianto di irrigazione con 360 metri di tubazioni, un nuovo sistema di illuminazione a led.
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Come spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Francesco Martines, «vogliamo creare una piazza Grande più accogliente, bella, piacevole».
Il progetto «presentato da questa maggioranza nel programma elettorale, è stato appoggiato anche dalla minoranza in uno degli ultimi consigli comunali. Con questo intervento – aggiunge il vicesindaco –, abbelliamo uno dei punti più caratteristici della nostra città, lasciamo spazio per i grandi eventi e conteniamo i costi mantenendo un ambiente urbano decoroso e vivo».
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L’assessore all’Ambiente, Luca Piani, risponde invece ai residenti che lamentano le cattive condizioni del fossato. «I costi per mantenere attivo il sistema idrico sul fossato della piazza erano esorbitanti, ancora più ora che le spese per l’energia sono lievitate, e a quei costi si sommava l’ulteriore quota da pagare per la pulizia continua della roggia, per togliere le alghe maleodoranti. Abbiamo quindi attuato una soluzione – aggiunge Piani – che limita i costi di gestione, già avviato contatti per avere soggetti privati che finanzino l’intervento e la successiva manutenzione».
Oggi alcune parti del fossato «necessitano di interventi di manutenzione, ma abbiamo atteso che questo progetto si concretizzasse per valutare l’opera nel suo complesso. Intervenire su elementi che poi saranno coperti dalle aiuole, sarebbe uno spreco di denaro pubblico che non possiamo permetterci». —
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