VIGEVANO. Il cortile delle elementari Vidari è vietato agli alunni, a meno di non volerli costringere a giocare tra i rifiuti. Non solo palestra e refettorio, anche il cortile retrostante la scuola di via Diaz, quello che dà su corso Anita Garibaldi, non è accessibile. Ma se nel primo caso il problema è la temperatura polare dovuta alla rottura di un tubo - problema sui cui il Comune interverrà nei prossimi giorni -, sul cortile il Municipio non ha molto potere d’intervento, dato che è fallita la ditta che si era aggiudicata l’appalto per sostituire le finestre.
«La ditta che aveva preso in carico l'appalto è fallita – conferma Massimo Camola, dirigente del comprensivo di via Valletta Fogliano, di cui fa parte anche la Vidari – ed essendoci una procedura fallimentare in corso non si possono spostare i mezzi d’opera e i materiali parcheggiati in cortile. Per fortuna, le finestre sono state installate, ma resta la questione dello sgombero dell’area di cantiere. Noi siamo parte lesa. Sappiamo che il Comune si sta muovendo per attribuire un nuovo incarico, ma nel frattempo abbiamo scritto più volte al Comune, chiedendo di poter usufruire, nelle belle giornate, del parco Parri o del cortile del Castello durante la ricreazione e in tutte quelle occasioni in cui gli insegnanti possono portare i bambini a “sgranchirsi” le gambe. Il Consiglio d’istituto ha scritto nuovamente al Comune, chiedendo di pulire almeno la parte centrale del cortile, che non è stata interessata dai lavori. Lì avevamo trovato pezzetti di vetro, per questo i bambini non sono potuti uscire a giocare».
L'altra grana è che i lavori non sono terminati. «Ci sono ancora degli interventi da fare nei bagni – prosegue il dirigente scolastico –, ai pluviali e non abbiamo capito se dovrà o meno essere posizionata la sbarra di protezione alla finestra sopra la palestra».
Le richieste dei genitori
Le famiglie non si arrendono. «La ristrutturazione della scuola è iniziata 2 anni fa – dicono -. Le finestre sono state sostituite ma il cantiere è stato abbandonato, e tutto il materiale di risulta è sparso nel cortile. I ponteggi impedivano la visuale e l’ingresso della luce nelle classi, per questo abbiamo insistito sulla rimozione, però ora manca ancora la pittura esterna del piano terra. Già quando il cortile era un cantiere, i bambini non potevano uscire durante la ricreazione, così noi genitori ci siamo fatti sentire e, con fatica, il cantiere e gli scarti sono stati accatastati in un angolo rendendo l’area fruibile, ma non serve un perito per vedere che i bambini, se usassero quell'area, sarebbero costretti a giocare nella spazzatura».
Il sindaco Andrea Ceffa non è però rimasto a guardare. «Dopo diverse difficoltà burocratiche a chiudere con la società che aveva in carico i lavori non terminati - risponde Ceffa - è stata identificata un'altra impresa, che dovrebbe aver fatto o che farà un sopralluogo proprio in questi giorni. Solo dopo potremo avere più informazioni su come procedere. Con la dirigente Paola Taglietti e gli assessori Andrea Sala e Paola Fantoni stiamo seguendo molto da vicino le problematiche della Vidari».
Selvaggia Bovani